Il commovente “arrivederci” della preside del Veronese ai suoi studenti: “È stato fantastico crescere con voi. Non siete i vostri voti, siate bellezza”

La notizia dell’accoglimento della domanda di trasferimento della dirigente scolastica Rosita De Bortoli dal Liceo “Angela Veronese” di Montebelluna aveva lasciato senza parole il mondo della scuola del Montebellunese e tutte le persone che, per vari motivi, conoscono la passione e la professionalità della preside.

De Bortoli passa all’Istituto Comprensivo di Asolo e sarà sostituita dall’ingegner Massimo D’Ambroso alla guida della scuola superiore di Montebelluna.

Chi conosce bene l’ex dirigente del Veronese, molto affezionata agli studenti e alla scuola che ha diretto mettendoci tutto l’impegno possibile, soprattutto in questi ultimi due anni decisamente complicati, sa bene che non avrebbe potuto lasciare la scuola senza un pensiero per i suoi ragazzi.

“Al mio Amato – si legge nel saluto della dirigente – Al mio Liceo Angela Veronese, A Voi splendide creature. Ho nel cuore una scuola meravigliosa, una famiglia, una casa, Lo scrigno dei miei tesori. Tesori che hanno volti, occhi luminosi e sorrisi carichi dei colori dell’arcobaleno. Ho nel cuore le speranze, le paure, le difficoltà, le vittorie e le piccole sconfitte. Ho racconti, sfoghi e risate che oggi spaccano. E poi ricuciono il cuore di chi disse, quell’ultimo e festoso giorno di scuola: Vi Lovo! Perché ragazzi Voi siete stati la mia linfa, la mia gioia più grande”.

“Adoravo passeggiare fra i corridoi – prosegue -, in cortile e venirvi a trovare nelle palestre. Adoravo osservarvi e godere dei vostri saluti, dei vostri sorrisi, dei nostri, a volte timidi, ma più spesso goliardici scambi. Gioivo dei vostri risultati e soffrivo con voi ogni qualvolta percepivo il dolore dei vostri vissuti. Avrei voluto proteggervi dalle brutture del mondo. Ho nel cuore una scuola meravigliosa, perché senza di voi sarebbe solo una fra tante. Ma voi siete stati e siete magici. Troppe volte non vi siete resi conto di quanta luce avete dentro. Ecco, questo mi faceva e mi fa arrabbiare perché io invece ne rimanevo abbagliata”.

“Fermatevi qualche istante – continua -, appoggiate la mano sul petto: sentite il battito del vostro cuore? Ebbene, quello è il motore. Scegliete sempre la via del cuore e non sbaglierete. Essa farà sì che possiate essere sempre la migliore versione di voi stessi. Abbiate cura dei vostri sogni, perseguiteli con impegno e determinazione. Non abbiate paura delle fatiche, non abbattetevi per le piccole sconfitte. Non sentitevi sbagliati, mai. La vita è fatta di prove, sempre; da questa verità non si scappa. La scuola è una delle tappe della vostra vita. Ringraziate per tutto quello che essa vi offre, ringraziate perché con essa crescerete ogni giorno, un po’ di più”.

“I voti: non siete voi! – aggiunge – Voi non siete un numero che arriva fino a 10. Siate curiosi, nutritevi di sapere perché ricordatevi che l’amore è conoscenza e la scuola deve educare al sentimento. Ebbene proprio le prove della vita mi vedono qui a salutarvi con queste parole, mentre le lacrime annebbiano la vista, e sospiri affannati seguono il battito del mio cuore che soffre. Dal primo settembre, giorno del mio compleanno, non camminerò più tra voi, non sarò più alla guida del mio amato Liceo, non sarò più parte di esso, ma esso sarà sempre parte di me, com’è del resto fin dai miei 14 anni, quando vi entrai per la prima volta come studentessa e me ne innamorai follemente”.

“Voglio credere che questo non sia un addio, bensì un arrivederci – prosegue – Vi lascio un ultimo ricordo. Siate bellezza…C’è bisogno di bellezza, di bellezza profonda nell’anima, di bellezza nelle piccole cose di ogni giorno. C’è bisogno di bellezza per vedere un piccolo fiore che sboccia, per coglierne il lieve rumore dei petali che timidi si aprono alla luce del sole, che timorosi si offrono al soffiare lieve del vento, al posarsi danzante di una farfalla. C’è bisogno di bellezza, della bellezza di parole gentili, di parole che sappiano dare amore anche nel rimprovero di uno stupido errore. C’è bisogno di bellezza, nell’ascoltare il mondo che si muove, nell’avere un punto fermo per non smettere di sognare, mai”.

“C’è bisogno di bellezza – conclude -, della bellezza di abbracci forti e sinceri, di bellezza nella forza di sbagliare ancora, nella forza di non prendersi troppo sul serio. C’è bisogno di bellezza, perché la bellezza non può essere insegnata, la bellezza non può essere interrogata. La bellezza è dell’anima. E non può essere dimenticata. Ragazzi, siate bellezza siate sempre semplicemente meravigliosi. È stato semplicemente fantastico crescere con Voi. Con affetto infinito. La Vostra Dirigente, Rosita De Bortoli”.

Qui la video intervista alla dirigente scolastica De Bortoli realizzata da Qdpnews.it nel mese di gennaio 2022: https://www.youtube.com/watch?v=1cRQG6Bu0Qg.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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