Dopo il grande lavoro portato avanti in queste settimane sia dalla Protezione civile che ha distribuito 35mila mascherine, gestisce il triage nelle tensostrutture allestite all’esterno del San Valentino e si occupa della consegna dei farmaci alle famiglie in difficoltà, sia dai Servizi sociali che garantiscono l’assistenza domiciliare ed il servizio pasti e l’aiuto alle persone in situazioni di difficoltà, giovedì la giunta comunale ha varato due provvedimenti per far fronte all’emergenza sociale. Il primo per il supporto psicologico, il secondo per la distribuzione dei 166.000 euro ricevuti dallo Stato per le famiglie in difficoltà economica.
“Ringrazio tutte le forze politiche comunali, – dichiara il sindaco Marzio Favero – i consiglieri di maggioranza e i capigruppo di minoranza, per aver condiviso le misure che ieri sono state adottate in giunta. Il tema del supporto psicologico non è affatto scontato”.
“Ci sono persone – prosegue – che dopo le prime settimane di chiusura in casa stanno danno segni di difficoltà ed è opportuno che trovino chi le ascolta e le può orientare. Così come, la chiusura forzata di molte attività commerciali, artigianali e industriali sta mettendo alle strette nuclei famigliari già deboli sul piano economico. Di qui l’esigenza di adottare misure di assistenza per l’acquisto di generi di prima necessità”.
Il Comune ha aderito allo Spazio Ascolto Telefonico promosso dalla Cooperativa Una Casa per l’Uomo in collaborazione con Spazio Dimensione Donna, Centro Donna e Sportello Donna.
Il servizio, rivolto a chiunque si trovi in difficoltà, è raggiungibile al numero 3336185371 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00, e dal lunedì al giovedì dalle 15.00 alle 18.00.
L’iniziativa cesserà nel momento in cui la situazione tornerà in uno stato non emergenziale, e gli Spazi Donna riprenderanno la consueta attività come organizzata in ogni specifico Comune.
Il Comune, inoltre, ha definito i criteri e le modalità di accesso ai cosiddetti buoni spesa destinati alle famiglie in difficoltà e finanziati dallo Stato che ha assegnato a Montebelluna 166.363,08 euro attraverso il Fondo di solidarietà alimentare.
Di questi 150.363,08 euro verranno erogati direttamente alla cittadinanza attraverso buoni spesa comunali e i restanti 16mila per la gestione delle derrate alimentari in collaborazione con le associazioni del terzo settore.
È riservata ai servizi sociali la possibilità di graduare in misura diversa da quanto sopra stabilito per il fabbisogno settimanale per peculiare documentate situazioni familiari del richiedente previa motivata istruttorie.
I criteri di accesso sono i seguenti: possono accedere ai buoni le persone residenti a Montebelluna; per ogni nucleo familiare la domanda può essere presentata da un solo componente: gli interessati devono presentare dichiarazione dello stato di necessità su un apposito modulo contenente in particolare i seguenti criteri preferenziali ;i nuclei familiari in situazioni di criticità fragilità molti problematicità se non beneficiari di reddito di inclusione di reddito di cittadinanza.
In quest’ultima tipologia sono compresi: nuclei familiari monogenitoriali privi di reddito in situazioni economiche tali da non poter soddisfare i bisogni primari di minori; presenza del nucleo familiare di disabilità permanente associate a disagio economico; nuclei familiari con situazioni di patologie e o multi problematicità che determinano una situazione di disagio socio economico; nuclei familiari di cui facciano parte minori; nuclei familiari monoreddito il cui titolare ha richiesto trattamento di sostegno al reddito al datore di lavoro richiesta ammissione al trattamento di sostegno del reddito o il datore di lavoro abbia sospeso e ho ridotto l’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore e nuclei familiari privi di alcun reddito.
In caso di utenti percettori di altri contributi pubblici gli stessi potranno eventualmente beneficiare della misura ma senza priorità sulla base di attestazione da parte dell’ufficio di servizio sociale dello stato di necessità. In particolare sarà tenuto in considerazione l’entità del contributo percepito, il carico familiare (presenza di minori disabili) e altri indicatori di disagio sociale dichiarati nella domanda.
Il richiedente deve dichiarare anche di non disporre di una giacenza bancaria o postale alla data del 29 marzo 2020 superiore a 5000 euro. La domanda va presentata prioritariamente in via telematica.
I buoni spesa verranno consegnati al richiedente all’indirizzo comunicato attraverso i volontari del nucleo comunale di Protezione civile e sono spendibili esclusivamente presso gli operatori di esercizi commerciali per generi alimentari di prima necessità nonché nelle farmacie e parafarmacie aderenti all’iniziativa e ammessi dal Comune.
(Fonte: Comune di Montebelluna).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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