Un teatro con 450 posti con due gallerie a forma di emiciclo, palco di 14 metri per 14 metri con una bocca scenica da 12 metri. La torre scenica è alta 14 metri anch’essa dotata di graticcio e macchinari scenici.
Sono i numeri principali del nuovo teatro di Montebelluna che sorgerà sulle ceneri dell’ex Pretura in piazza Negrelli, pochi giorni fa la presentazione del progetto preliminare.
Un teatro polifunzionale di cui ora spiegano le scelte tecniche il sindaco di Montebelluna Marzio Favero e l’art director Claudio Sartorato.
“L’impegno – spiega il primo cittadino – era quello di pensare ad una struttura polifunzionale ma in senso ristretto alle attività culturali perché le esperienze passate in ordine ai tentativi di ibridazione fra funzioni troppo diverse si sono rivelate infelici. Quindi la polifunzionalità che si sta perseguendo è quella delle attività proprie di una macchina teatrale capace di essere performante sia in termini di risposta alle diverse esigenze di spettacolo sia in termini di riduzione dei costi di funzionamento. Ringrazio di cuore Claudio Sartorato perché si è messo a disposizione a titolo gratuito in questa fase di elaborazione del progetto preliminare. Il suo apporto ci è stato utilissimo per definire le caratteristiche del palcoscenico, della platea e del ruolo del foyer”.
Claudio Sartorato è stato tra i collaboratori del teatro di tradizione di Treviso, poi segretario generale dell’orchestra Filarmonia Veneta, quindi direttore del nuovo teatro di Vicenza ed infine del teatro di Rovigo.
“Con il mio contributo tecnico – dice Sartorato – ho cercato di fornire qualche suggerimento affinché il progetto del teatro di Montebelluna acquisisse maggiore polifunzionalità così che esso, con gli accorgimenti e le modifiche introdotte, si possa prestare a molteplici usi. Innanzitutto, è stato previsto un foyer molto ampio perché, non dimentichiamolo, il foyer è il luogo dell’attesa e degli incontri, è il prologo agli spettacoli ed è lo spazio di relazione tra l’interno del teatro e l’esterno, cioè la città, perciò non va sottovalutato“.
“È stato progettato con un ingresso molto capiente così che, in caso di cattivo tempo di accesso non immediato alla sala, possa essere fruito da una buona quantità di pubblico prima dell’evento – sottolinea -. L’ampiamento del foyer ha permesso di ottenere anche un’ulteriore sala al piano superiore, uno spazio di 300 metri quadrati circa da utilizzare come auditorium, in grado di ospitare circa cento posti a sedere”.
“Ho anche suggerito che venisse progettata una soluzione che permetta al pubblico di essere il più vicino possibile al palcoscenico – specifica – In alcuni generi di spettacoli, come per esempio il teatro di prosa, la prossimità permette al pubblico di godere meglio della mimica e della fisicità dell’attore percependone la comunicazione verbale e non verbale”.
“Riguardo la platea – prosegue Sartorato – si è optato per le sedute a scomparsa, anziché quelle fisse, in modo che la struttura possa anche diventare un teatro a giorno ottimale per ospitare eventi con platea libera, quali ad esempio quelli di danza. Si è scelto inoltre di utilizzare sedute in legno, anziché in velluto, così da evitare che il teatro diventi una sala sorda e ottenere un effetto acustico migliore. Nello spazio tra platea e palcoscenico è stato introdotto anche il “golfo mistico”, una buca d’orchestra che permetterà di poter realizzare delle piccole opere anche di lirica con la presenza di una piccola orchestra in questo spazio appositamente dedicato”.
“Un teatro che nasce per ospitare quanto già si realizza in città – conclude il sindaco – non dimentichiamoci dei convegni, dei concerti e degli spettacoli organizzati nell’ambito della Rassegna Echi e delle altre attività ormai tradizionali, ma il progetto del teatro prevede una struttura capace di ospitare tipologie di eventi mai approdati in città come la lirica o i grandi concerti. Una struttura pensata appositamente in modo tale da non precludere la possibilità di eventi diversi da quelli già promossi a Montebelluna”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Montebelluna).
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