“Il gigante buono vive ancora”: 25 alberi sulla Tradotta in memoria di Natalino Comin. Ognuno avrà il nome del bambino che lo ha “adottato”

Questa mattina, lungo la pista ciclopedonale “La Tradotta” in via Spineda a Volpago del Montello, si è tenuto un evento in memoria di Natalino Comin, il compianto volontario ricordato in tutta l’area del Montello per aver ideato il Bio Parco Noè e per la sua grande sensibilità ambientale, che nel tempo si è concretizzata in numerose azioni a favore della natura.

Per ricordare Natalino, il Consorzio del Bosco Montello ha pensato di coinvolgere alcuni bambini chiedendo loro di “adottare” degli alberelli, ai quali verrà dato il loro nome e dei quali si dovranno prendere cura, che sono stati piantati proprio oggi lungo “La Tradotta”.

Sono ben 25 gli alberi e gli arbusti piantati di diverse specie: Bagolari, Roverelle, Ornielli, Ligustrelli, Melograni e Carpini.

Bambini coinvolti nelle attività di piantumazione

Presenti all’evento il sindaco di Montebelluna Adalberto Bordin con il vicesindaco con delega all’ambiente Claudio Borgia, l’assessore volpaghese Daniel Venturin, il presidente e il direttore del Consorzio del Bosco Montello, Denis Michielin e Levis Martin, Silvia Bordignon e Roberto Nervo, membri del cda del Consorzio, l’ex sindaco di Montebelluna Laura Puppato, il presidente del Bio Parco Noè, Cinzia Adami, insieme a diversi volontari di Fare Natura Onlus oltre ai bambini con le loro famiglie.

Sempre questa mattina a Montebelluna è stata posata una targa del Consorzio del Bosco Montello in memoria di Natalino, nella quale è stata scritta questa frase: “Gli Alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità (Hermann Hesse).

“Natalino non c’è più ma ha passato il testimone a tutti noi – ha affermato il direttore Martin -. Il Consorzio del Bosco Montello cerca di portare avanti questa iniziativa sulla Tradotta e su altre zone dei 5 Comuni. Noi oggi siamo qui perché la mia idea è stata quella di coinvolgere i bambini e il cda del Consorzio ha deciso di sostenere questa giornata. Abbiamo scelto questo luogo perché, un paio di anni fa, avevamo visto con Natalino che si trattava di una zona della Tradotta da valorizzare e perché si trova vicino ad una fontana”.

“Per i bambini e per le famiglie che vorranno prendersi cura di questo luogo – conclude -, grazie alla vicinanza della fontana, sarà facile prendersi cura di questo luogo. Ci organizzeremo, magari con un gruppo WhatsApp, per distribuirci i compiti anche nei periodi nei quali una persona non può venire a portare l’acqua perché in vacanza. Mi auguro che tra 30/40 anni i bambini presenti oggi possano vedere l’albero che hanno piantato e che crescerà sulla Tradotta”.

La targa del Consorzio del Bosco Montello in memoria di Natalino

Ci tenevo particolarmente ad essere qui oggi – ha commentato il primo cittadino Bordin – Conoscevo Natalino ancor prima di diventare sindaco e poi ho potuto apprezzare il suo lavoro di volontario. Quasi ogni domenica mi inviava un messaggio vocale, un video e le foto di quello che stavano facendo i volontari sulla Tradotta ma non solo. Questa pista ciclopedonale è un luogo simbolo di unione fra Comuni e quindi di comunità e solidarietà fra enti”.

“Natalino è stato un omone così grande da un punto di vista fisico ma non solo – conclude -. L’ho incontrato anche in ospedale e non dimenticherò mai il dialogo che abbiamo avuto in quell’occasione. Anche in quel frangente mi ha trasmesso degli insegnamenti importanti. Avremmo dovuto vederci la settimana successiva ma purtroppo non è stato possibile. La sua morte è stata una perdita enorme dal punto di vista umano per Montebelluna e per tutti i Comuni del Consorzio del Bosco Montello”.

I volontari piantano gli alberi

“Era doveroso partecipare a questa iniziativa nel ricordo di Natalino – commenta il vicesindaco Borgia -, non tanto per il mio ruolo di amministratore pubblico ma in quanto amico fraterno del gigante buono Natalino. Infatti, ho avuto modo di conoscerlo ben prima del mio impegno in Comune. Poi, da assessore all’ambiente ho avuto modo di apprezzare ancora di più da vicino il fondamentale lavoro di volontariato che, con passione e impegno, donava insieme alla sua squadra alla collettività”.

Dobbiamo continuare sulla strada indicata da Natalino – conclude – per la salvaguardia dell’ambiente e la piantumazione degli alberi e dobbiamo fare, come già avviene, quanto è nelle nostre possibilità per tutelare e valorizzare il suo lascito più importante: il Bio Parco Noè, vero e proprio esempio e baluardo di identità ambientale”.

“Questa iniziativa di Natalino – ha detto l’ex sindaco Puppato parlando a nome dei volontari del Bio Parco Noè -, nata 15 anni fa, ha sortito delle straordinarie occasioni di qualità urbana e di didattica, lavoriamo molto con le scuole. Noi cerchiamo di portare avanti quello che lui ha voluto creare e di non spegnere lo spirito che ha mosso il suo operato. Credo che l’iniziativa di fare cultura, creando ambiente e cercando di far capire alla gente l’importanza della natura per la nostra vita, sia proprio quello che ci chiede da lassù Natalino”.

Puppato ha sottolineato anche la necessità di coinvolgere nuovi volontari nelle varie attività a favore dell’ambiente nel territorio di Montebelluna e dei Comuni che fanno parte del Consorzio del Bosco Montello.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati