Il primo Consiglio comunale del mandato guidato dal neoletto sindaco Adalberto Bordin, come era prevedibile, si è acceso sul “caso Marin”.
Sul nuovo assessore con deleghe allo sport, politiche giovanili, famigliari e del lavoro aveva “scavato” la minoranza, trovando post offensivi nei confronti della Kienge, della Boldrini e dei nomadi, pubblicati otto anni fa. Ad accendere la miccia è stato l’intervento del consigliere della Lega Valter Baseggio.
“È vergognoso da parte vostra – rivolgendosi ai due gruppi di minoranza – sostenere chi definisce la nuova giunta comunale una cloaca. E riguardo a quel che riguarda Andrea Marin, che immediatamente ha chiesto scusa nonostante ciò che ha scritto risalga a molti anni fa, vi dico che voi non vi siete mai scusati quando una vostra consigliera disse di sparare sui leghisti, sostenendo solo che andavano abbassati i toni”.
Frasi dette dal riconfermato consigliere del Carroccio ed espresse con la passionalità che lo contraddistingue, riscaldando gli animi delle opposizioni, attraverso l’intervento dello sfidante di Bordin, Loreno Miotto, che ha replicato duramente alle parole di Baseggio. Parole che, con tono diverso, ha poi sostanzialmente ribadito anche il sindaco Bordin, che ha aggiunto: “Non è facile passare da semplice cittadino a politico di una città come Montebelluna. Sono stati errori di gioventù, dovuti probabilmente a un particolare stato d’animo, per cui Andrea Marin, a cui rinnovo la mia fiducia, ha subito chiesto scusa, cosa difficile da vedere di questi tempi. È stato sbattuto il mostro in prima pagina, ma Andrea non è assolutamente un mostro, anzi si fa voler bene da tutti”.
“Ricordo – ha sottolineato Bordin – che nel marzo 2019 una ‘granata’ è stata pubblicata su Facebook da parte della consigliera di minoranza Favero. Non ci furono scuse e fu soltanto detto che si trattava di dichiarazioni pubblicate a titolo personale. Ora dico, buttiamoci tutto alle spalle, il nuovo assessore dovrà essere giudicato per quello che farà per la città e non per ciò che ha scritto quasi dieci anni fa”.
Andrea Marin ha poi preso la parola per “rinnovare le mie scuse per le frasi scritte otto anni fa. Errori di gioventù, le persone possono maturare e migliorarsi”.
La prima seduta dell’amministrazione Bordin si era aperta con la convalida dell’elezione del sindaco e del Consiglio comunale, la surroga dei consiglieri che hanno avuto incarichi in giunta e l’elezione del presidente del Consiglio comunale, Michele Toaldo, che ha avuto 17 voti favorevoli e 8 contrari.
“In questi anni di amministrazione – ha detto Toaldo – ho imparato tanto e ancora ho tanto da imparare. Sono davvero preoccupato per l’astensionismo che si è riscontrato in queste elezioni, e gran parte di questo è rappresentato dalla fascia più giovane della popolazione. Ho incontrato diversi cittadini sotto i 30 anni di età che non hanno mai ritirato la tessera elettorale. Per questo incarico sono un neofita, mi impegnerò al massimo, lasciatemi il tempo di fare il rodaggio. Esorto la giunta a partecipare ai lavori del Consiglio e, fin da ora, dico che occorre fare lavorare di più le commissioni consiliari”.
Vicepresidenti sono stati eletti Daniele Pincin per la maggioranza ed Elisamaria Bressan per la minoranza.
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