In Duomo l’ultimo abbraccio a Nicole. La sorella: “Insieme a mamma e papà eravamo una forza, nessuno potrà mai distruggere il nostro legame”

In Duomo l’ultimo abbraccio a Nicole
In Duomo l’ultimo abbraccio a Nicole

Questo pomeriggio tante persone hanno voluto salutare per l’ultima volta nel Duomo di Montebelluna Nicole Rebecca Gaia Bellusci, la 24enne scomparsa insieme al fidanzato 31enne Antonio Cerruti nello schianto in moto avvenuto lo scorso sabato 29 aprile a Volpago del Montello in via XVIII Giugno.

La comunità montebellunese si è stretta attorno a mamma Monia, a papà Pasquale, vicepresidente del Bio Parco Noè, alla sorella Cheyenne, agli altri parenti e agli amici della giovane che lavorava da Bep’s, la catena dei grandi negozi specializzati nella vendita di accessori e ricambi auto, abbigliamento per moto, bici, camper e camion.

Oltre agli amici e ai colleghi di Nicole, erano presenti al funerale anche il sindaco Adalberto Bordin, l’assessore Maria Bortoletto e l’ex dirigente scolastica del Liceo “Angela Veronese” di Montebelluna Rosita De Bortoli, che alcuni giorni fa aveva pubblicato nei social un ricordo della ragazza.

“Nicole, Angelo fatto di luce e ombra – si legge nel messaggio -. Non leggerai, ma io ho bisogno di abbracciarti ancora una volta, come quell’ultimo giorno di scuola in un anno in cui mi strappasti il cuore con la tua fragilità. Anima bella, ora riposa e porta in te sempre i tuoi colori”.

Il riferimento ai colori non è stato fatto a caso, perché Nicole amava le tonalità accese e lo dimostrava anche con le acconciature dei suoi capelli. In molti si sono soffermati sul casco bianco, emblema della sua grande passione per le due ruote, posizionato sopra la bara bianca accanto a tanti mazzi di fiori portati dalle persone che le volevano bene.

Toccante il messaggio della sorella, letto all’inizio del rito funebre: “Ci hai lasciato all’improvviso senza un libretto di istruzioni da seguire. Cerchiamo di convivere con questo straziante dolore che non accetteremo mai. Fa così male che mi sembra di non viverlo. Oggi penso a tutti quegli abbracci, sorrisi ed esperienze rimandate che vorrei regalarti e regalarci. Mi manchi ed è una mancanza che aspira all’essenza dei gesti piccoli a cui tu davi importanza. Posso dirti con fierezza di essere fortunata ad averti avuto nella mia vita, la stessa che mamma e papà ci hanno donato e che noi abbiamo reso unica”.

Eri il mio pilastro – continua -: sorella, migliore amica, confidente: un raggio di sole nelle mie giornate buie, innamorata della vita. Quella stessa vita che ti ha messo davanti a tanto strazio che tu, con tenacia da vera guerriera, hai superato sempre a testa alta. Eri un’anima bella e pura, leale e sincera, forte e sicura. Eri un raro esempio di amore. In poco tempo con la tua grinta, il tuo largo sorriso, la tua vitalità e solarità hai conquistato un posto nel cuore di tutti. A volte penso di non potercela fare, poi guardo mamma e papà e penso che devo farcela per forza”.

Noi quattro insieme eravamo una forza – prosegue – e il nostro legame nessuno potrà mai distruggerlo. Ti penserò sempre quando non sarai più a fianco a me a tavola e quando avrò bisogno di guardarti mi accontenterò di osservare un nostro ricordo di quando eravamo felici, senza paura addosso. Ieri ha suonato il postino: è arrivato il libretto della tua moto, quello che aspettavi tanto. Oggi sei pronta per salire in sella e partire per sempre per questo lungo viaggio in un posto lontano da casa, felice e spensierata assieme al tuo amore Antonio, quell’amore che in poco tempo ti ha dato tutto ciò di cui avevi bisogno, che ha saputo riempirti il cuore di amore e gioia”.

La chiesa gremita per l’ultimo saluto a Nicole

Spero che mi sentirai – conclude -, che quando avrò bisogno mi manderai un segnale. Piccola mia, tutta quella luce che ci hai regalato oggi ci riempie. Vivrai in noi e con noi per sempre. Ti amo incondizionatamente”.

Il parroco monsignor Antonio Genovese si è soffermato sulla certezza dei cristiani che, in questi casi, sanno che la vita non è morta ma trasformata: “Siamo vicini con affetto al papà e alla mamma di Nicole – ha detto -. Lo siamo da subito, lo siamo nella preghiera. Siamo insieme per condividere il dolore, immenso, e per salutare Nicole. Per riconoscere e ricordare quanto bene in pochi anni, solo 24, ha dato ai suoi cari e a noi che l’abbiamo conosciuta e abbiamo condiviso un pezzo di strada in questa vita. Se n’è andata improvvisamente sabato pomeriggio insieme ad Antonio, che aveva conosciuto da un po’ di tempo. C’erano sogni da realizzare con lui e condividevano la passione per le moto. Come abbiamo sentito dalla sorella, era arrivata la moto nuova e attendeva il libretto di circolazione”.

Ora è pronta per partire per questo lungo viaggio – continua -, spensierato e felice, verso la gioia per l’incontro senza fine con il Padre. Ricordiamo il suo sorriso, la sua gentilezza, il suo impegno e la sua determinazione nella vita come nella scuola e anche sul lavoro. In poco tempo si era meritata la stima in un passaggio di responsabilità. Ricordiamo anche la sua disponibilità: un anno dedicato dopo la scuola al Servizio civile nel centro diurno ‘La Libellula’. Era innamorata e piena di vita, che sapeva comunicare a chi le stava attorno. Il dono di sé, che ora vive in 40 persone, che hanno ricevuto un piccolo regalo da Nicole”.

Non è finito tutto – conclude -. Nicole e Antonio non ci hanno lasciato ma sono vicini a noi in modo diverso. Nicole vive nel Signore e ci è accanto perché Gesù ci è vicino. Grazie Signore per avercela donata: anche se per poco tempo, è stato un tempo pieno”.

Il sindaco Bordin ha portato alla famiglia di Nicole le condoglianze di tutta la comunità di Montebelluna e anche del sindaco di Breda di Piave, Cristiano Mosole, rappresentante della comunità della quale era originario Antonio.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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