Questa mattina, lunedì 23 ottobre, si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede di via Biagi dell’Einaudi–Scarpa e del Maffioli di Montebelluna.
Presenti il sindaco Adalberto Bordin con la giunta comunale, il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, il consigliere regionale Marzio Favero, gli onorevoli Ingrid Bisa e Dimitri Coin, i dirigenti scolastici Massimo Ballon (Einaudi-Scarpa) e Nicola Zavattiero (Maffioli) e don Antonio Genovese, parroco di Montebelluna.
L’edificio, ultimato a meno di un anno e mezzo dalla posa della prima pietra, ha un valore complessivo di 11.281.335 euro, è stato finanziato con i fondi Mutui Bei, Gse e con mezzi propri della Provincia ed è stato realizzato in legno con tecnologia X-Lam, a consumi zero e completamente ecosostenibile.
“Questa scuola – ha affermato Bordin – è raggiungibile in sicurezza dalla stazione ferroviaria e da quella degli autobus grazie al nuovo sottopasso. Potrà beneficiare anche di una palestra grazie alla riqualificazione del PalaFrassetto. Ringrazio la Provincia di Treviso per questo intervento, i dirigenti scolastici, i docenti, che svolgono ogni giorno un lavoro encomiabile con i nostri ragazzi, e gli studenti. Questo è un tassello di un mosaico più ampio: da qui al 2026 Montebelluna cambierà il suo volto”.
“A Montebelluna serviva questa scuola – ha affermato il dirigente scolastico Ballon -. È un esperimento ben riuscito di coordinamento tra due istituti. Questa struttura è nata sulle ceneri del vecchio Einaudi e poi del Levi. Doteremo la scuola di laboratori innovativi e cercheremo di renderla fruibile per i ragazzi, per le loro famiglie e per il territorio”.
“C’è un senso di gratitudine – ha aggiunto il dirigente scolastico Zavattiero – verso tutte le persone che hanno reso possibile la trasformazione di un sogno in realtà. Gli studenti sono opere d’arte che camminano. Con questa scuola vogliamo trasformare le sedie in trampolini e i sogni dei ragazzi in realtà. Oggi è solo l’inizio di un domani che sarà capace di stupire. La nostra è una scuola che si pone a servizio del territorio, alimentando la comunità di tante buone azioni per un futuro ricco di qualcosa di vero”.
Il consigliere regionale Favero, già sindaco di Montebelluna, ha ricordato il percorso che ha portato alla realizzazione di questa nuova sede: “La scommessa è stata vinta ed è stato premiato il coraggio. Grazie alla Provincia di Treviso per aver creduto che Montebelluna potesse avere un alberghiero. Spero che tutti gli sforzi siano ripagati. In una zona sismica, è una soddisfazione sapere che i nostri studenti studieranno al sicuro. Negli spazi scolastici si costruisce un rapporto umano: la scuola è prima di tutto un luogo di umanità”.
L’onorevole Bisa ha sottolineato la sinergia fra le istituzioni, soffermandosi sull’importanza, per i ragazzi, di ritornare a sognare per realizzare i loro obiettivi.
“Questo di Montebelluna – ha affermato il presidente Marcon – è uno degli investimenti più importanti che stiamo portando avanti come Provincia di Treviso, visto che abbiamo messo in campo oltre 100 milioni per le scuole superiori del territorio. Questo è stato possibile grazie a una grande squadra di tecnici, capace di intercettare fondi e portare a casa i risultati”.
“Inoltre – conclude – vanno ricordati la sinergia tra enti pubblici, fondamentale per realizzare le opere, il lavoro di ditte serie e la grande disponibilità e pazienza degli istituti, dei docenti, del personale scolastico e dei ragazzi. Questa scuola è un piccolo miracolo di tecnologia, caratteristiche Nzeb a totale risparmio energetico e tecnologia X-Lam, realizzata totalmente in legno”.
L’opera ha riguardato la realizzazione di un nuovo edificio su due volumi di altezze diverse, con due ampie corti interne, 28 aule didattiche, da 60 metri quadrati, 3 laboratori di informatica e fisica, 3 laboratori moda e design, 1 laboratorio per l’accoglienza turistica, 6 laboratori-officine, di cui 2 meccaniche, 2 elettriche e 2 informatiche, 2 uffici, 1 segreteria e infine i locali per servizi igienici, spogliatoi, depositi e ulteriori spazi di relazione, per ospitare complessivamente oltre 800 studenti.
Sono stati installati, inoltre, un impianto di riscaldamento pavimento e ad aria con pompe di calore, un impianto fotovoltaico sulla copertura, un sistema di ricambio d’aria per il riscaldamento e il raffrescamento estivo, illuminazione a Led e un sistema di controllo da remoto dell’impiantistica, oltre a una nuova cabina elettrica di media tensione.
Nel piano interrato sono stati predisposti i magazzini, l’archivio e i locali di distribuzione delle centrali termiche.
Nell’area retrostante il plesso, invece, è stato realizzato un parcheggio dedicato, che integra i posti macchina disponibili sulla strada comunale lungo il confine a Nord dell’edificio e ai posteggi del PalaFrassetto.
Attualmente sono in fase di esecuzione, come previsto dalla programmazione Pnrr, anche i lavori di ampliamento dei laboratori-cucine dell’Istituto Maffioli, adiacenti alla sede, per cui sono stati stanziati ulteriori 2.589.360, finanziati nell’ambito del NextGenerationEU per 1.393.602 euro, dal Fondo Opere Indifferibili per 139.370,22 euro e la restante parte, 1.056.388 euro, da risorse proprie della Provincia.
Imprese coinvolte nei lavori: R.T.I. Lovisotto Giancarlo Srl, X-Lam Dolomiti Srl, I.T.I. Impresa Generale Spa; progetto definitivo realizzato da ATI PROJECT, Studio Associato Dal Corso&Scapin; progetto esecutivo realizzato da MATE SOC. COOP; collaudatore statico: ingegner Stefano Lucchetta; Responsabile unico del procedimento: architetto Maria Pia Barbieri, Direttore lavori: architetto Germano Guglielmin. Direttori operativi: geometra Raimondo Liut, P. Ind. Fabio Fabris, P. Ind. Alberto Segat, ingegner Francesca Bottega di DBA Progetti; collaudatore Tecnico Amministrativo: architetto Silvia Ceola.
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