Inaugurato il tratto della Pedemontana Montebelluna-Bassano. Zaia: “Ha vinto la sfida chi ha creduto fino in fondo a quest’opera”

“Ha vinto la sfida chi ha creduto fino in fondo a questa opera contro chi sperava restasse soltanto una ferita aperta sul territorio”.

Luca Zaia non ha usato mezze parole per festeggiare la posa di un ulteriore, significativo, tassello alla grande opera infrastrutturale che rivoluzionerà la viabilità in un territorio come quello compreso tra Vicenza e Treviso dall’elevatissimo valore per l’Economia di tutto il Veneto.

Il governatore, questa mattina, ha tagliato il nastro al tratto compreso tra Bassano Ovest e Montebelluna, 35 chilometri di strada a pedaggio che potranno essere percorsi in 27 minuti, rispetto agli attuali 45 minuti (in assenza di traffico).

Zaia ha ringraziato a tutti, a partire dal viceministro alle Infrastrutture Morelli al Ministro per le Disabilità Erika Stefani presenti all’inaugurazione: “Un grazie a chi ha fatto l’opera, la famiglia Dogliani e alla Sis, a tutti gli operai che in questo momento sono seduti in fondo con la giacca arancione, con ghiaccio, pioggia, neve, sole, loro sempre stati lì. Un pensiero va al lavoratore che è morto lavorando alla Pedemontana e alla sua famiglia che è rimasta segnata per sempre da questo cantiere”.

E qualche altro sassolino dalla scarpa il governatore ha voluto toglierselo ancora: “Ho ereditato un cadavere eccellente, era in grossa difficoltà questo cantiere -. Come Regione abbiamo messo il cuore per quest’opera. Saluto e ringrazio il commissario l’avvocato Marco Corsini dell’Avvocatura dello Stato, vice avvocato generale dello Stato, perché abbiamo voluto mettere coloro che non potessero essere messi in discussione. Sembrava che qui bastava arrivare con la carriola e tutti rubavano, questa era la teoria. E’ una realtà di persone oneste, dimostrandolo nel coinvolgere le istituzioni dello Stato, l’Autorità nazionale anti-corruzione, la Corte dei Conti, la Guardia di Finanza”.

Ha poi salutato il folto schieramento di sindaci presenti, tra cui Elzo Severin (Montebelluna, Ruggero Feltrin (Trevignano), Paolo Guizzo (Volpago del Montello) e Maurizio Cavallin (Giavera del Montello): “E’ facile fare gli eroi – ha detto il governatore -, ma loro hanno portato avanti questa partita insieme a noi”.

Alla sede direzionale della Sis, a Bassano, era presente buona parte del Consiglio regionale veneto, tra cui l’assessore alle infrastrutture De Berti, oltre a “l’oggetto del mio stalking quotidiano” come ha detto Zaia, l’ingegner Elisabetta Pellegrino, direttore della Struttura di progetto della Pedemontana Veneta.

Quindi un simpatico “teatrino” tra Zaia e il presidente della concessionaria, Matterino Dogliani: “Sono 94,5 chilometri, anche quei 500 metri hanno il loro peso sul costo, ma magari ce li abbuonano. Vero Dogliani?”, strappando probabilmente uno “sconto” in diretta.

Una tratta autostradale che, unica in Italia, risponde a tutti i nuovi standard richiesti dalle normative recentemente approvate in Parlamento. Curata nei servizi, nell’aspetto estetico e vocata alla sostenibilità ambientale: “E’ un sogno che diventa realtà – ha aggiunto Zaia -. Il 70% è stata realizzata in trincea che va a servire un territorio che era isolato. I tempi di percorrenza saranno rivoluzionati, anche il nostro modo di pensare. Un territorio di grandi distretti industriali, del tessile, del mobile, della ceramica, dello Sportsystem di Montebelluna. Andiamo a decollassare una delle strade più pericolosa in Italia, la Schiavonesca Marosticana, che ha un triste primato negli incidenti mortali”.

“Quest’opera è una grande vetrina per il Veneto”, l’ha definita il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli. “Dotata di soluzioni ingegneristiche importanti – ha sottolineato il ministro Erika Stefani -, è la prova che un’opera pubblica si può costruire bene”.

Anche la gestione dell’autostrada è innovativa. La Regione paga un canone alla concessionaria per poter rientrare dagli investimenti ma incasserà direttamente gli introiti dei pedaggi che potranno essere utilizzati per la realizzazione di altre grandi opere: “Un sistema che ci siamo inventato tutto qui in Veneto – ha detto il governatore – e spero che venga mutuato anche a livello nazionale”.

Oltre 50 sono state le discariche trovate lungo il cantiere, tutte risanate a spese della società concessionaria.

Zaia ha concluso dicendo qual è il prossimo obiettivo della giunta regionale, l’autonomia: “Finito il Covid si parla solo di autonomia in Veneto”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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