L’area cani a Montebelluna si farà. L’approvazione in consiglio comunale, un paio di mesi fa, della variante urbanistica detta dell’ex fioreria è stata uno degli ultimi tasselli che hanno portato a individuarne l’area, vicino al cimitero comunale e non troppo lontano dal centro.
Era tra gli obiettivi del programma elettorale della nuova amministrazione comunale, ma senza la determinazione della montebellunese Elisabetta Marcolongo (e del suo fido Thor) difficilmente si sarebbe arrivati al risultato.
Una battaglia, quella di Elisabetta, iniziata un paio d’anni fa e che pare si stia finalmente avviando a una conclusione.
Intorno alla metà di luglio il consiglio comunale ha approvato il Piano degli interventi che consentiva il trasferimento dell’area e un conseguente accordo con un soggetto privato.
In quell’occasione, la consigliera del Pd-Il futuro è Adesso, Elisamaria Bressan, aveva fortemente perorato la causa insieme al capogruppo Davide Quaggiotto.
“Nei giorni scorsi ho ricevuto una telefonata dal sindaco, – dice Elisabetta Marcolongo – mi ha assicurato che si farà e che esiste un progetto che vedrà coinvolti un educatore e alcuni tecnici, che saranno insomma coinvolti tutti gli attori possibili per realizzare l’area cani di Montebelluna”.
Per sostenere la sua battaglia Elisabetta, nelle scorse settimane, aveva promosso una raccolta firme attraverso “change.org” e la sua pagina Facebook “areacani Montebelluna”.
“Siamo arrivati a oltre 300 firme, ora la chiuderò visti i positivi sviluppi”, spiega la promotrice dell’iniziativa, il cui obiettivo, fin dall’inizio, è stato quello di “creare un’area usufruibile soprattutto da chi vive in centro, che diventi luogo di aggregazione e scambio ed esperienze che si trasformano in cultura per chi possiede cani e non. Perché di cultura si tratta, la cultura che porta al rispetto degli animali, alla gestione dei rapporti umani e della socializzazione”.
“L’area cani – prosegue Elisabetta Marcolongo – potrebbe poi essere base per l’apertura di un corso di educazione civica e gestione dell’animale, in collaborazione con istruttori cinofili e Asl, portando beneficio a tutta la cittadinanza”.
L’individuazione dell’area nei pressi del cimitero soddisfa la promotrice dell’iniziativa, anche se inizialmente le zone suggerite dalla stessa erano ben diverse: “Avevo proposto di individuarla davanti al palazzetto Legrenzi oppure all’interno del Parco Manin ma, a detta dell’amministrazione comunale, in quelle aree esistevano impedimenti dalla Soprintendenza”.
“Avevo chiesto anche di poterci mettere una porzione dell’area verde del Consorzio Bonifica Piave, – aggiunge – ma la risposta era stata negativa. La soluzione trovata comunque ci soddisfa e, soprattutto, ci soddisfa il fatto che attorno alla nuova area cani, la prima di Montebelluna, ci sia una progettualità e non solo un posto dove portare i cani a fare i propri bisogni”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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