Il Comitato per la tutela delle grave di Ciano risponde all’Assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile Gianpaolo Bottacin.
Lo fa con una lettera aperta proprio per sottolineare come si voglia fare chiarezza su una questione che si presenta molto spinosa.
“Siamo molto perplessi – spiega il presidente del Comitato Franco Nicoletti – della richiesta scritta al Ministero dell’Ambiente citata nel comunicato stampa dell’Ing. Bottacin che ricordiamo a tutti ricoprire il ruolo di Assessore regionale non solo alla Protezione Civile ma anche all’Ambiente e pertanto ci aspetteremmo che le soluzioni che si andranno ad individuare a fronte della problematica delle eventuali esondazioni del fiume Piave fossero nel pieno rispetto delle Direttive Europee vigenti a tutela dell’Ambiente“.
“Se consideriamo che siamo alle porte delle elezioni regionali, non stupisce il tentativo di scaricare responsabilità sull’attuale Governo, sul Comitato per la tutela delle Grave di Ciano, sull’amministrazione comunale di Crocetta del Montello, sulle Associazioni Ambientaliste, sulla cittadinanza e su chiunque non sia d’accordo con i Piani di Intervento da lui citati vecchi di 30 anni e completamente al di fuori delle Direttive Europee vigenti. Inoltre, se ha dato “ben 2 mesi di tempo” a chiunque voglia fornire un Piano di Intervento alternativo, ci chiediamo come mai non lo faccia la Regione con l’Autorità di Bacino competente un Piano efficace e rispettoso considerata la grande disponibilità di risorse che hanno a disposizione“.
“Ci sorprende il pressapochismo della sua comunicazione istituzionale, siamo passati da 100.000 persone da salvare di un mese fa alle 300.000 di oggi. Non abbiamo rilevato una tale esplosione demografica in questo ultimo mese. Ci rendiamo conto della difficoltà dell’Assessore e del Governatore Zaia nel non riuscire a giustificare le inefficienze dei progetti presentati finora, guarda caso commissionati da una azienda privata di escavazioni, e quindi cercare di scaricare responsabilità su altri, soprattutto su forze politiche avverse alle prossime elezioni“.
“Riteniamo che questo futile tentativo, della serie “noi volevamo mettere in sicurezza il Territorio ma PD e M5S, forze ora al Governo forse non ce lo lasciano più fare”, nel cercare di mistificare il fallimento di questa gestione in campagna elettorale sia un ulteriore grosso errore, i cittadini sono stati informati e coinvolti, ci teniamo a sottolineare dal Comitato e non dalla Regione come prevederebbero le Direttive, sui Piani di Intervento ora esistenti e presentati dalle Autorità e sulle modalità alternative di pianificazione rispettose del Territorio“.
“Ricordiamo all’Assessore che tutti noi siamo a favore della messa in sicurezza del Bacino del Piave, ma non vogliamo che le opere da realizzarsi siano finalizzate all’interesse di qualcuno bensì all’interesse di tutte le Comunità rivierasche, dalla sorgente alla foce. Se una volta tanto si vorrà operare nel rispetto dell’Ambiente e della sicurezza, possibilmente senza ulteriori dannose escavazioni e nuove imponenti cementificazioni nel Bacino del Piave, cosa che sarebbe suo compito considerato l’Assessorato che ricopre, avrà l’appoggio incondizionato da parte nostra, del Governo, di tutti i cittadini e Associazioni sensibili a queste problematiche”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Comitato a tutela delle Grave).
#Qdpnews.it