Tante le autorità politiche presenti oggi per l’ultimo saluto a Remo Sernagiotto, imprenditore e politico montebellunese, morto a 65 anni per le conseguenze di un arresto cardiaco: il funerale si è tenuto nel Duomo di Montebelluna e ha visto la partecipazione di circa 300 persone sedute e un altro centinaio in piedi.
Dal governatore Luca Zaia al presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro all’assessore Giampaolo Bottacin e persino l’ex governatore Giancarlo Galan.
Oltre ad amici e parenti hanno presenziato anche diversi ex compagni di partito, ovvero Fratelli d’Italia, ma anche tanti altri, che con lui hanno condiviso un percorso politico lungo una carriera, capace di portarlo dal consiglio comunale di Montebelluna al Parlamento europeo di Bruxelles.
Da Pieve di Soligo è arrivato l’ex consigliere regionale Marco Zabotti, l’ex sindaco di Montebelluna, ora consigliere regionale, Marzio Favero e l’attuale sindaco Elzo Severin con tutta la giunta, tra cui l’assessore Antonio Romeo, che ha fatto parte del nucleo storico degli azzurri in città, l’assessore di Trevignano Franco Bonesso e tanti altri.
“Ringrazio tutti per la vicinanza dimostrata in questi giorni così difficili – ha detto con la voce rotta dal pianto la moglie Maurizia al termine della funzione funebre, celebrata da don Antonio Genovese – È stato per me facile amarlo e per voi volergli bene. Era una persona generosa, sempre pronto con una battuta scherzosa. La vita per lui era leggera, ogni cosa si poteva risolvere. A me ha lasciato una lunga storia d’amore e due figli stupendi. Voglio che lo ricordiate con il sorriso, così come era lui. Diceva che la vita è una cosa meravigliosa e se subentra un problema occorre affrontarlo subito, e domani è un altro giorno”.
Tanti ricordi in diversi ambiti per un uomo che ha caratterizzato la scena politica ed economica non soltanto nella sua città, ma in tutta la regione. Una carriera da imprenditore nel mondo degli pneumatici e un’esperienza politica pluriennale a tutti i livelli.
“Eri tutto per me – ha detto la figlia Gloria, che è stata anche consigliere comunale a Montebelluna – eri il mio rifugio, la mia guida, solo tu sapevi rassicurarmi e consigliarmi. Non sapevi dire no a nessuno, sapendo perdonare l’imperdonabile. Dicevi che è sciocco sprecare attimi di vita per serbare rancore. Eri così innamorato del tuo piccolino che in questi giorni continua a chiedere di te. Tornerò a essere felice, lo devo soprattutto a te. È stato un onore essere tua figlia e averti come papà”.
Lo ha poi ricordato con grande commozione anche il figlio Gregorio: “Qualcuno diceva di te che eri troppo buono, ma fare il bene non è mai sbagliato e questo è stato un tuo grande insegnamento. Mi dicesti un giorno che un posto lasciato vuoto da noi sarà preso da altri, ma il tuo posto nel nostro cuore non potrà mai prenderlo nessuno”.
(Fonte: Flavio Giuliano – Redazione © Qdpnews.it).
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