Castel Monte, la cooperativa sociale di Montebelluna, ha messo in campo negli ultimi mesi molti nuovi interventi, nonostante la pandemia. Dall’attività sempre più massiccia con ambulanze e personale sanitario all’interno di tre Ulss venete, al mantenimento di servizi essenziali di assistenza domiciliare e di accudimento in struttura, fino all’introduzione del Covid Manager e la creazione di uno sportello di sostegno psicologico per i soci.
Oltre 250 soci, la cooperativa è stata fondata nel 1991, la sua attività si concentra in ambito socio-sanitario, pulizie e sanificazione ambientale, inserimenti lavorativi, servizi per le persone disabili con una specializzazione in ambito autistico, infanzia & famiglie.
“La pandemia è stata devastante, sia sul piano sanitario, sociale che economico – commenta Giuseppe Possagnolo, presidente dell’impresa sociale -. Essa ha colpito tante persone e situazioni, rivelandosi impietosa nelle aree della fragilità, della disabilità e delle persone che, per vari motivi, hanno bisogno di essere accudite, anche nel nostro Veneto. Abbiamo cercato di non abbandonare nessuno, anche facendo importanti investimenti. Scelta forse prevedibile per una cooperativa sociale, ma non scontata”.
Durante la quarantena Castel Monte ha dovuto chiudere, per ordinanza, gli asili nido e i centri per l’infanzia, assicurandosi però di mantenere il patrimonio sociale costituito da bambini ed educatrici. Ottemperando alle indicazioni e alle direttive preventive contro il Covid-19, ora l’attività didattica degli asili è ripresa regolarmente e durante l’estate sono stati attivati alcuni centri estivi.
Con alti rischi e molte attenzioni, anche durante il lockdown la cooperativa ha tenuto aperte le residenze per l’accudimento delle persone anziane (Casa Viva a Casier), per la disabilità (Casa Codato a Preganziol) e per le persone autistiche adulte (Casa del Campo di Cavaso del Tomba).
Castel Monte, in questi mesi di emergenza, ha aumentato il suo impegno: quest’anno infatti, oltre alla gestione del Primo Intervento di Soccorso con l’utilizzo di due nuovi Quod, a Bibione e Caorle Castel Monte ha collaborato con la Polizia municipale e gli operatori dell’arenile nella verifica del mantenimento della distanza sociale e di tutte le procedure anti Covid-19
Attualmente le ambulanze in servizio di Castel Monte sono 32, alle quali si aggiungono 4 automediche e 2 quod. Ha attivato il servizio “Covid Manager”, utile supporto alle imprese, alle attività commerciali e artigianali per il rispetto delle misure e delle direttive contro la diffusione del Covid-19.
Una figura, grazie all’esperienza professionale accumulata e con il supporto delle strutture della cooperativa, in grado di fare formazione, disporre strumenti di prevenzione nei luoghi di lavoro e garantire all’azienda adeguata continuità.
“Quest’ampia attività della cooperativa – conclude il presidente Giuseppe Possagnolo – conferma che Castel Monte è un’impresa sociale radicata nei luoghi e nel territorio, sempre attenta ai bisogni delle persone. Questo le permette, in diversi casi, di anticipare le disposizioni e le indicazioni delle stesse autorità sanitarie che si occupano della salute pubblica. Rappresentiamo insomma un patrimonio importante, sia del mondo sociale che di quello imprenditoriale, vivendo con coerenza la nostra caratteristica di ‘imprenditori non profit’”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Castel Monte).
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