La giunta Bordin ha deciso di confermare anche per quest’anno il bonus paritarie promosso dall’Assessorato comunale alle politiche familiari.
Un’iniziativa introdotta nel 2018 per sostenere quelle famiglie residenti che usufruiscono dei servizi erogati dalle scuole dell’infanzia paritarie data l’insufficiente disponibilità di posti nelle scuole dell’infanzia pubbliche montebellunesi che non soddisfano integralmente la domanda di servizio educativo e formativo nella fascia di età 3-6 anni.
“Nel territorio montebellunese, a fronte di circa 850 bambini tra i 3-6 anni, ci sono 490 posti disponibili nelle scuole dell’infanzia pubbliche, a cui si aggiungono, per coprire le necessità, 370 circa nelle scuole dell’infanzia paritarie” commenta il sindaco Adalberto Bordin – Per questo abbiamo deciso di stanziare 24 mila euro per questa operazione che ha lo scopo supportare le famiglie della città con figli piccoli. In particolare serve a incoraggiare l’iscrizione ai figli alle paritarie che, al pari delle statali, rappresentano uno strumento di accudimento, educazione e socialità per i più piccoli fondamentale. Questo vale tanto più in un periodo storico come questo in cui l’isolamento forzato e le restrizioni, anche per i minori, hanno notevolmente influenzato le relazioni, il modo di stare assieme e di interagire”.
Tra i criteri per poter beneficiare del contributo, oltre alla residenza nel Comune di Montebelluna alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione e l’avere frequentato una scuola dell’infanzia paritaria per almeno 6 mesi nell’anno scolastico 2021/2022, è necessario possedere un valore ISEE minorenni inferiore a 19 mila euro (per la fascia I) o compreso tra 19.000,01 euro e 40mila euro (per la fascia II).
“Per i beneficiari è previsto un contributo di 400 euro per le famiglie montebellunesi che scelgono di iscrivere il proprio figlio alle scuole dell’infanzia paritarie – commenta l’assessore alle Politiche familiari, Andrea Marin – Anche questo anno l’assegnazione sarà destinata prioritariamente alle famiglie con ISEE inferiore ai 19 mila euro. Qualora dopo l’assegnazione rimangano a disposizione altre risorse, si passerà alla seconda fascia, cioè quella delle famiglie con ISEE compreso tra 19.000,01 euro e 40 mila euro”.
“E’ un sostegno concreto che prosegue un percorso già avviato negli ultimi anni e che pone le famiglie e i minori al centro di una serie di azioni specifiche come contributi, corsi di formazione e approfondimento, comunicazione specifica” conclude.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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