Questa mattina, domenica 24 maggio, alle 9.30 in Duomo, don Antonio Genovese ha celebrato la prima messa grande dalla riapertura al pubblico delle messe avvenuta il 18 maggio scorso.
Sette le messe programmate nella giornata di oggi tra Duomo e Santa Maria in Colle, in cui sono stati coinvolti, per regolare l’afflusso dei fedeli secondo i criteri di sicurezza imposti dal protocollo sottoscritto dalla Cei, una settantina di volontari, raccolti tra il Gruppo Alpini di Montebelluna, Scout, Azione Cattolica e tutti i gruppi parrocchiali.
Notevole dunque l’organizzazione di contorno alla celebrazione eucaristica, all’ingresso addetti facevano confluire i fedeli utilizzando un contapersone.
Altri, all’interno, avevano il compito di accompagnamento ai posti liberi e di, eventualmente, intervenire nel caso si venisse a creare qualche situazione non conforme alle regole.
“Sono stati lunghi questi due mesi e mezzo senza di voi, ci siete mancati. – ha detto ai fedeli, durante l’omelia della Domenica dell’Ascensione, il parroco don Antonio Genovese – Dobbiamo ricordare insieme tutti coloro che se ne sono andati, in questo periodo, senza ricevere neppure una carezza, e dobbiamo ricordare con affetto anche tutti gli ammalati, i medici e gli infermieri, le famiglie che hanno affrontato in prima persona questo virus”.
Don Antonio ha anche spiegato come, a causa dell’emergenza sanitaria, siano stati, tra le altre cose, rimandati una dozzina di battesimi.
Il vicario di Montebelluna ha spiegato come presto saranno recuperati, nonostante le regole anche troppo rigide imposte.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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