Chiara Francini, attrice protagonista del film “Coppia aperta quasi spalancata” ha incontrato gli spettatori del Cinema Italia Eden di Montebelluna nella serata di venerdì 30 agosto.
L’occasione è stata la proiezione del film “Coppia aperta quasi spalancata”, regia di Federica Di Giacomo, con il quale è stata aperta la 21esima edizione delle Giornate degli Autori alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Tratto dall’omonimo spettacolo di Franca Rame e Dario Fo, “Coppia aperta quasi spalancata” è un film sul desiderio di felicità.
“Un’esplorazione sulle modalità e le forme dell’amore nel mondo contemporaneo – si legge in una nota del film -, all’insegna del whatever works – basta che funzioni, attraversato dallo sguardo ironico e curioso della protagonista. Chiara, attrice e scrittrice di successo, porta in scena da anni il testo di ‘Coppia aperta quasi spalancata’, lo spettacolo che racconta la sempiterna favola o il sempiterno martirio dell’amore quando è coppia, o quando si diventa molti di più”.
“È una storia sull’evoluzione di Antonia (il personaggio scritto da Franca Rame) – continua -, alla quale il marito propone di spalancare la coppia, imponendole un nuovo codice. Antonia accetta pur di non perdere l’uomo. Ma tutto cambia nel momento in cui lei comincia ad ascoltarsi e a guardare oltre il divano di casa”.
“Così Chiara/Antonia – prosegue -, divisa fra il suo compagno Fredrik e il suo partner in crime e in scena Alessandro, deciderà di scoprire un universo, figlio della coppia aperta degli anni ’70, fatto di poliamorosi, di giovani (e meno giovani) ‘contro’ il concetto di monogamia, di gruppi di femministe e party sex positive e incontrerà tra gli altri Sara, Daniele, Efrem e Ali, che vivono felicemente in una polecola, cioè una famiglia poliamorosa”.
“Un viaggio e un cammino dentro se stessa – conclude -, dentro la vita e i suoi affetti, farcito delle domande, dei dubbi, delle risate, del dolore e delle granitiche certezze a cui tutti noi ci appigliamo per non tracimare”.
Intervista di Qdpnews.it all’attrice Chiara Francini
“Il poliamore – commenta l’attrice – è una modalità con la quale le persone cercano di essere felici. Quindi, in realtà, è un’altra straordinaria modalità con la quale tutti gli esseri umani, dalla notte dei tempi, cercano la felicità. Lo spunto dal quale è partito il film è la pièce teatrale di Franca Rame e Dario Fo, ‘Coppia aperta quasi spalancata’, che ho portato molte volte anche qui in Veneto”.
“È la storia di questa moglie disperata – continua – tradita dal marito che, ad un certo punto, le propone di spalancare la coppia per fare il proprio comodo. Lei si trova costretta ad accettare perché pensa di non valere niente senza un uomo accanto e un marito. Poi però, piano piano, comincia ad ascoltarsi e a prendere consapevolezza di sé, addirittura si innamora di un altro uomo. A quel punto il marito impazzisce perché capisce di non avere più la moglie accanto come un oggetto inamovibile”.
“Dopo 40 anni – aggiunge -, perché il testo è del 1983, esiste la coppia aperta quasi spalancata? Io sono andata a fare una sorta di viaggio in quelle che sono oggi le diverse modalità di amore. Ho incontrato i poliamorosi, perfino il più vecchio poliamoroso d’Italia: 96 anni e tre fidanzate”.
“Sono andata a toccare una realtà – conclude – che mi ha restituito questa consapevolezza: che tutti noi, in un modo o nell’altro, cerchiamo la strada più consona a quelli che sono i nostri colori per acchiappare l’amore e la felicità. Nessuna è perfetta: tutte sono sbagliate e tutte sono giuste. Basta che funzioni!”.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto e video: Andrea Berton)
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