Mille volte grazie Montebelluna”. Il sindaco di Montebelluna Marzio Favero (nella foto) è stato eletto tra i nuovi consiglieri regionali.
Con 4714 sezioni scrutinate su 4741 sezioni totali il primo cittadino della “città della scarpa”, candidato nella coalizione di Zaia nella lista Lega Nord ha ottenuto 3.315 preferenze.
Un risultato straordinario, considerata la campagna elettorale estremamente “sobria” del filosofo prestato alla politica di Selva del Montello, che lo premia per il suo impegno politico e amministrativo non solo a Montebelluna, ma anche nell’intero territorio del distretto dello Sportsystem.
Proprio a Montebelluna, dove il volpaghese Favero ha amministrato per due mandati, ha trovato lo “zoccolo duro” del suo successo elettorale: mille voti “secchi” (contro i 302 di Silvia Rizzotto della lista Zaia) che hanno portato la Lega Nord a ottenere una delle migliori performance regionali, con il 19,02%. Dalla sua città, Volpago del Montello, sono arrivati altre 608 preferenze.
Visti gli esiti regionali. In provincia di Treviso alla Lega Nord sono spettati 2 seggi. Il primo è stato inequivocabilmente appannaggio dell’assessore uscente Federico Caner (con oltre 5mila preferenze), il secondo se lo è giocato il sindaco di Montebelluna con Gianpiero Possamai, primo escluso distanziato di circa 500 voti.
A Volpago del Montello, la sua città essendo residente in frazione Selva, Favero ha ottenuto 608 preferenze, surclassando Caner (30 preferenze).
“Non me l’aspettavo – dichiara Marzio Favero -. E’ stata la campagna elettorale più breve della storia, senza dibattiti pubblici e con la lista Zaia che ha catalizzato l’elettorato. Alla vigilia si ipotizzava, per la Lega a Treviso, la disponibilità di un solo seggio, invece è arrivato anche il secondo. Ancor più inaspettato se si pensa che è arrivato nei miei confronti, che ero considerato come il filosofo critico nei confronti della Lega con le sue convinzioni che il movimento dovesse cambiare il suo linguaggio, considerato alla stregua della vecchia guardia napoleonica”.
Oggettivamente Favero ha investito molto poco nella sua candidatura, sostenendo che se la gente avesse voluto votarlo lo doveva fare per ciò che aveva dimostrato: “Come non avevo chiesto di diventare assessore provinciale, altrettanto non ho fatto per le elezioni comunali di Montebelluna e per queste regionali.
Il suo primo pensiero, una volta conosciuto l’esito delle votazioni, è andato a Cesare Pozzobon, anima della Lega Nord di Montebelluna, il cui funerale si è svolto proprio oggi, martedì 22 settembre: “Cesare era l’uomo dei manifesti a Montebelluna e dintorni, avrei voluto tanto fosse qui con me a festeggiare oggi”.
Cosa ha lasciato in Marzio Favero l’esperienza di due mandati alla guida della terza città più popolosa della provincia?
“Intanto, se dovessi tornare indietro rifarei esattamente tutto ciò che ho fatto. Mi mancheranno le tante persone umili che ho incontrato e conosciuto in questi dieci anni, persone che non chiedevano nulla, neppure un grazie. Ho ricevuto tanto affetto dai montebellunesi, ricordo tuttavia anche i momenti più brutti e drammatici che ho affrontare.. Ricorderò con particolare affetto i dipendenti comunali e tutti coloro che hanno contribuito a far lavorare e crescere questa città“.
Cosa augura al prossimo sindaco di Montebelluna?
“Intanto mi piacerebbe esserci quando inizieranno i lavori al sottopasso ferroviario – risponde Favero su un tema a lui molto caro in questi ultimi anni di mandato -. A chi verrà dopo auguro, e in qualche modo chiedo, che siano portate a compimento alcune iniziative di questa amministrazione, come i sottopassi ferroviari, l’adeguamento sismico della Papa Giovanni e il futuro teatro di Montebelluna“.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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