Medaglia d’onore a Bruno Gallina, internato militare. Rifiutò di passare coi nazisti e i repubblichini e rimase prigioniero quasi due anni

La storia del montebellunese Bruno Gallina è simile a quella di altri 600 mila soldati italiani che, dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono di passare dalla parte dell’esercito di Hitler e di aderire alle fila della Repubblica di Salò. Il regime nazista negò loro lo status di prigionieri di guerra, costringendoli a lavorare per la propria economia di guerra, all’interno dei lager e dei campi disseminati in tutta Europa.

Nato il 16 novembre 1915 in una casa della vecchia Riva San Raffaele, era arruolato nel 25° Reggimento Fanteria e fu catturato a Spalato, in Croazia, il 27 settembre 1943. Come aveva dichiarato dopo il suo rimpatrio e come risulta da archivi militari e civili, fu trasferito allo Stammlager XVII-A nei pressi di Vienna, dove fu adibito a lavorare prima nelle fortezze e poi in officina. “Sono stato dichiarato lavoratore civile il 27 settembre 1944. Non ho aderito ad organizzazioni tedesche, né alla Repubblica” è la sua testimonianza firmata.

Liberato nel maggio 1945, fece rientro in Italia attraverso il valico del Brennero, rientrando a casa durante l’estate. A Bruno Gallina, morto il 25 marzo 2009 e sepolto nel cimitero di Biadene, su istanza dei familiari, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la medaglia d’onore a norma della legge 296/2006, nella quale si “riconosce a titolo di risarcimento soprattutto morale il sacrificio dei propri cittadini deportati ed internati nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale”.

La cerimonia per tutti gli internati o i loro parenti si sarebbe dovuta svolgere il 27 gennaio in Prefettura a Treviso, ma, a causa della situazione sanitaria, è stata delegata a ciascun sindaco. La domanda per Bruno Gallina è partita da Volpago, dove abita una parte dei discendenti, ed è qui, durante il consiglio comunale del 23 febbraio, che la medaglia è stata consegnata dal sindaco Paolo Guizzo ai figli Renzo e Rosetta. Il consigliere Guerrino Silvestrini ha consegnato un mazzo di fiori, che è stato portato sulla tomba di Gallina.

(Foto: per gentile concessione della famiglia Gallina).
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