L’avrebbe spinta contro un muro, bloccata e palpeggiata, minacciandola.
Per questo E.S., 39enne albanese, è finito a processo per violenza sessuale e lesioni personali nei confronti dell’ex suocera 57enne.
La presunta vittima è infatti la mamma della compagna, nei confronti della quale l’uomo è già stato processato per stalking e condannato a una pena di 5 mesi.
Una storia complicata quella che arriva da Montebelluna, dove la compagna del 39enne, di poco più giovane, si è trasferita dopo aver deciso di porre fine alla relazione con l’uomo con il quale aveva avuto una bambina.
Una decisione sofferta e mai accettata dal compagno che, per questo, l’avrebbe perseguitata fino a spingerla a denunciarlo per stalking. Un passo che aveva reso i rapporti tra i due ancora più tesi.
E, proprio durante uno dei tentativi del 39enne di incontrare l’ex moglie, si sarebbero consumate le molestie nei confronti della suocera. Il 23 febbraio 2018 l’uomo si sarebbe presentato a casa della 57enne e subito sarebbe nata una discussione.
Lei non lo ha fatto entrare in casa e lui sarebbe improvvisamente diventato violento, aggredendola e spingendola contro il muro.
L’avrebbe poi bloccata stringendole le braccia e l’avrebbe palpeggiata al seno e all’inguine, minacciando di violentarla. La donna era riuscita a liberarsi ed era corsa in ospedale, dove i medici le avevano riscontrato contusioni ed una prognosi di 4 giorni.
Era così scattata la denuncia che lo ha fatto finire nuovamente alla sbarra. In aula ieri è comparsa la presunta vittima che ha raccontato la violenza e ha spiegato: “Quell’episodio mi ha sconvolto. Per venire in aula oggi (ieri, ndr) ho dovuto assumere dei farmaci”.
Accuse che l’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Canal, respinge.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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