Attraverso un’inedita edizione del Consiglio comunale Montebelluna ha approvato il rendiconto finanziario 2019. Molte le polemiche, spesso squisitamente politiche o partitiche che dir si voglia, soprattutto analizzando l’avanzo di bilancio, che ammonta a 2 milioni e 95mila euro. Soldi “non spesi” sui quali il gruppo di minoranza Pd-Il Futuro è Adesso ha mosso diverse critiche.
“Nonostante venga definito fisiologico – dice Davide Quaggiotto prendendo la parola -, abbiamo osservato un trend di crescita dal 2011. Nel passato si sono verificati avanzi anche maggiori, ma una volta era maggiori i trasferimenti dello Stato, c’erano oneri urbanizzazione e soldi per l’estrazione della ghiaia“.
“Dalll’avanzo del 2011 di 800 mila euro – sottolinea – si è passati a un milione 500mila euro nel 2015 (anno precedente elezioni), 819mila nel 2016, 849mila euro nel 2017, un milione 900mila euro nel 2018, e 2 milioni 85mila nel 2019. Leggendo questi dati, si osserva che a inizio mandato sono bassi e crescono verso il secondo mandato. Ci chiediamo se sia una cattiva programmazione o una programmazione finalizzata ad avere maggiori risorse da spendere sotto campagna elettorale quando, di fronte a nostre richieste in passato di fare alcuni interventi, ci fosse risposto che i soldi non c’erano. Forse c’erano ma il bilancio è stato programmato per averli a fine mandato per spenderli sotto elezioni”.
“Sono numeri non contestualizzati – replica il consigliere delegato al Bilancio, Adalberto Bordin -. L’avanzo è formato da una parte che viene accantonata e una gran parte composta da crediti di dubbia esigibilità che il Comune non sa se alla fine questi arriveranno. Poi abbiamo una parte vincolata, cioè ad esempio vincoli derivati da trasferimenti, che ammontano a un milione e 700mila euro, dove dentro sussiste il contributo di Banca Intesa per il nostro teatro”.
“Nel 2011 – prosegue Bordin – trovammo dei residui che risalivano addirittura al 1993. Con l’armonizzazione di bilancio tutto è cambiato. Sappiamo che questi oltre due milioni possono sembrare anche tanti, ma vedremo a luglio quando questo avanzo disponibile sarà applicabile, solo ed esclusivamente dopo l’equilibrio di bilancio”.
Sull’argomento ha preso la parola il sindaco Marzio Favero: “E’ bene chiarire una cosa, nei primi anni abbiamo avuto un avanzo ridottissimo perché si è cercato di spendere fino al limite della tenuta del bilancio, visto che ci siamo trovati senza soldi perché avevamo dei debiti che pesavano moltissimo, con 50 dipendenti in più di quelli che potevamo permetterci“.
“Ci siamo trovati con una contrazione dei trasferimenti dello Stato, l’amministrazione precedente si è fatta anticipare un triennio di riscossioni sottraendolo ai bilanci successivi – sottolinea -. Ora gli avanzi sembrano aumentare perché son cambiate le regole dal 2016, quindi dal 2017 si manifesta una situazione diversa che è stata oggetto di osservazione anche da parte dell’associazione dei Comuni della Marca Trevigiana ed oggetto di polemica da parte dei Comuni a livello nazionale”.
“Prima bastava impegnare le cifre a fine anno e potevano essere spese nei mesi successivi, fino ad aprile dell’anno successivo. Questo consentiva una continuità operativa per il Comune. Invece ora, se non hai contrattualizzato quanto hai impegnato finisce in avanzo. Questo significa togliere al Comune quattro mesi di operatività”.
“Siamo passati da un eccesso all’altro – prosegue il sindaco -, dal nascondere nei cassetti risorse che potevano risalire anche a un decennio prima, a dover congelare risorse anche se hai procedure in corso. Credo che la considerazione politica della minoranza sia inopportuna, perché i nostri uffici hanno fatto i salti mortali per rispettare la tempistica, ma oggi è anche complicato gestire i rapporti con gli enti per avere le autorizzazioni, penso alla Soprintendenza piuttosto che il Genio Civile”.
“E’ tutta la macchina pubblica sotto stress – spiega -. Non è un caso che tutti i Comuni abbiano registrato negli ultimi anni avanzi più significativi che negli anni passati. Una parte importante dell’avanzo peraltro è legata all’operazione di recupero crediti che è stata portata avanti dall’Ufficio Tributi e da Abaco, rivelandosi più efficienti di Equitalia, trattando con civiltà i contribuenti che sono in difficoltà, venendo loro incontro rateizzando i pagamenti”.
“L’avanzo libero – conclude il sindaco – è a disposizione soltanto a fine luglio. Significa che tra settembre e dicembre occorre promuovere gare d’assegnazione che richiedono, per essere sviluppate, tutta una serie di procedure concorsuali che nel frattempo sono state complicate, specialmente per i lavori pubblici con il nuovo Codice degli Appalti. In quattro mesi i nostri uffici sono costretti a operare misure che normalmente ne richiederebbero sei. Oggi, quell’avanzo. è probabilmente fondamentale per puntellare il bilancio comunale che si troverà in sofferenza per l’emergenza Covid”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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