L’assegnazione delle deleghe nella nuova giunta comunale di Montebelluna rispetta i pronostici della vigilia solo per il peso delle tre liste che hanno sostenuto la vittoria del sindaco Adalberto Bordin: tre assessori alla Lega, due alla lista civica Grande Montebelluna e due a Fratelli d’Italia. La sorpresa, anche per i diretti interessati, è stata la distribuzione, ben diversa dalle aspettative individuali e di partito.
“Non saranno deleghe immodificabili – ha detto il primo cittadino, presentando la giunta – potrà esserci necessità di aggiustare e modificare qualcosa nel corso del tempo: è come con il tagliando della macchina, dopo un po’ si fanno i controlli”.
Questa è la composizione della nuova giunta montebellunese:
Adalberto Bordin (Lega, sindaco): sicurezza, edilizia scolastica, comitati civici e attività produttive.
Claudio Borgia (FdI, vicesindaco): ecologia e ambiente, transizione ecologica, attuazione del Paes, mobilità sostenibile, bandi e finanziamenti.
Lucrezia Favaro (FdI): bilancio, tributi, patrimonio e servizi informativi.
Elzo Severin (Lega): sanità, urbanistica, cultura e protezione civile.
Maria Bortoletto (Lega): sociale, pari opportunità, personale e società partecipate.
Adriano Martignago (Lega): lavori pubblici.
Debora Varaschin (GM): istruzione e turismo.
Andrea Marin (GM): sport, politiche, giovanili, familiari e del lavoro.
“Sono tutte modifiche che ho fatto in modo che ognuno possa crescere – ha detto il sindaco – occupandosi anche di altri settori, come ho fatto per me stesso innanzitutto, lasciando dopo dieci anni la responsabilità sul bilancio”.
Per tutti gli assessori, assente solo Marin per motivi di lavoro, Bordin ha speso parole di apprezzamento e di stima, motivando in particolare le scelte nei confronti dei due esponenti di Fratelli d’Italia, che sono parsi i più scontenti.
“Quelli assegnati all’amico Borgia sono referati che ritengo strategici per il futuro, non solo per la nostra città: ci sono temi di livello europeo e il capitolo dei finanziamenti che sono fondamentali per poter fare opere pubbliche, dato che i trasferimenti statali sono sempre meno. Il bilancio, che ho assegnato a Favaro, per me è l’assessorato più importante, perché è lo scheletro di tutta l’azione amministrativa; di lei mi fido e so che ama le sfide”.
Restano da assegnare il ruolo di presidente del consiglio (in pole position c’è l’ex assessore Michele Toaldo, il più votato nella lista Lega), le deleghe su altre specifiche materie, le presidenze delle commissioni; nella maggioranza solo Fratelli d’Italia ha già scelto il capogruppo ma bisognerà attendere ancora qualche giorno per conoscere il nome, mentre le altre due liste ne devono prima discutere.
Il primo consiglio comunale si riunirà giovedì 21 ottobre alle 20.45 nell’auditorium comunale; per favorire la maggior partecipazione potrebbe essere trasmesso in streaming. In subentro ai nuovi assessori dovrebbero sedersi sui banchi della maggioranza, salvo rinuncia, i primi non eletti di ciascuna lista: Andrea Piovesan, Sara Renosto ed Ethel Marcolin (Lega), Daniele Pincin e Giovanni Mondin (FdI), Fabrizio Bolzonello e Simone Nicola Bazzacco (Grande Montebelluna).
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