Montebelluna mantiene il primato di città “verde”. Per il terzo anno consecutivo è il primo Comune “rifiuti free” sopra i 30mila abitanti in Veneto.
Ieri, lunedì 30 novembre 2020, nel corso della quinta edizione di Ecoforum Veneto promosso da Legambiente, durante il quale è stato presentato il dossier completo di Legambiente Veneto, è arrivato il riconoscimento.
Montebelluna è risultato essere per il terzo anno consecutivo al primo posto regionale tra i Comuni ricicloni con oltre 30mila abitanti rispetto alla produzione di rifiuto secco (solo 59 kg/abitante all’anno) ed una percentuale di raccolta differenziata pari all’87,3%.
Per essere definito un Comune “rifiuti free” vengono tenuti in considerazione due parametri: la produzione di rifiuto secco deve essere inferiore a 75 kg all’anno per abitante e la raccolta differenziata deve essere superiore al 65% del totale. Al secondo posto si è classificata Castelfranco Veneto e al terzo Mira, nel Veneziano.
“Essere una città a rifiuti zero significa praticare una raccolta differenziata spinta al massimo – dichiara il sindaco Elzo Severin -. E’ un risultato che si ottiene sia grazie all’impegno dei singoli cittadini nel diversificare quotidianamente i rifiuti e grazie all’appartenenza del nostro territorio al Consorzio Priula che è all’avanguardia nazionale nella raccolta e nel riciclo in particolare dell’umido che viene trasformato in compost e dei pannolini che vengono trasformati e destinati ad altri impieghi. Grazie quindi sia ai cittadini che al Consorzio: il percorso finora compiuto è positivo. L’auspicio è di continuare su questa strada”.
A questo risultato si aggiungono molte altre azioni che rendono Montebelluna città sensbile alla natura e all’ambiente. Oltre 700 alberi sono stati piantati nel corso degli ultimi anni tra quelli dell’iniziativa “Un albero per ogni nato” e quelli mangia Pm10 donati al Comune e piantumati dall’Onlus Fare natura.
Il Comune si è anche fatto promotore di uno studio completo sullo stato di salute delle alberature pubbliche in città che ha portato sia all’abbattimento di un centinaio di piante perché gravemente malate e dunque pericolose per l’incolumità delle persone sia alla progressiva potatura. Recentemente, grazie all’adesione del Comune all’iniziativa “Ridiamo il sorriso alla pianura Padana”, 73 cittadini hanno potuto avere gratuitamente 614 alberi.
Si aggiunge l’utilizzo di mezzi poco inquinanti, l’adeguamento delle caldaie, tale che i dati Arpav registrano un miglioramento della qualità dell’aria in città negli ultimi anni.
Attraverso il Paes il Comune ha introdotto misure per ridurre le emissioni di Co2 del 20% entro il 2020. Dal terzo monitoraggio eseguito lo scorso anno risulta che il Comune ha già ridotto le emissioni del 18%.
Da qualche anno in due aree distinte del territorio comunale sono stati attivati spazi verdi destinati alla coltivazione da parte dei cittadini. Nel primo caso, gli orti urbani, sono stati attivati in via dei Soster, con la predisposizione di 54 lotti assegnati ai richiedenti. Nel secondo caso, gli orti solidali, sono attivi grazie alla collaborazione con l’associazione Verde Utopia che gestisce l’area pubblica di via Santa Caterina. Attraverso una convenzione, la stessa associazione, inoltre, si occupa della gestione dell’area di verde pubblico comunale in via Sansovino conosciuta come il “Frutteto”.
Infine, è allo studio un progetto di riqualificazione complessiva del Parco Bertolini, recentemente acquisito dal Comune.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Montebelluna).
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