Montebelluna, cooperativa Noi Group, l’assessore Romeo replica alle opposizioni: “Tutto in regola”. Ma non si placa la polemica

L’assessore alle Politiche sociali, Antonio Romeo, interviene replicando alle polemiche che si erano accese martedì sera in Consiglio comunale e che avevano portato al ritiro di una delibera riguardante la cessione di proprietà dell’ex scuola di Busta (nella foto) alla Cooperativa Noigroup, trasformando il diritto di superficie sfruttando il diritto di prelazione per l’acquisizione della proprietà.

La delibera presentata in Consiglio comunale – sottolinea l’assessore Romeo – riguarda puri aspetti patrimoniali tali per cui la cooperativa Noigroup ha tutto il diritto di avanzare la richiesta di sfruttare il diritto di prelazione nell’acquisizione dell’immobile stante quanto sottoscritto nel contratto risalente al 2014. Diverso è invece l’aspetto gestionale dello spazio per cui, trattandosi di una cooperativa di tipo B, essa è tenuta ad inserire nel proprio organico anche persone svantaggiate”.

Da una verifica puntuale – prosegue l’assessore – eseguita nella giornata di oggi risulta che nella struttura che si occupa di servizi per le aziende sono impiegate 35 persone di cui 8 svantaggiate, per cui nulla osta al proseguo dell’attività da parte della cooperativa. Rispetto agli attuali inserimenti citati non c’è nessuno specifico dovere a doverlo comunicare al Comune da parte della cooperativa né tanto meno esiste un obbligo contrattuale a portare avanti progetti di inserimento con i Servizi sociali che possono svilupparsi in maniera sporadica, come del resto avviene con altre cooperative dello stesso tipo che operano nel territorio”.

Similmente il Comune non è tenuto a verificare periodicamente questo aspetto – conclude Romeo -: è come se di tanto in tanto il Comune decidesse di chiedere quali tipologie di persone sono impiegate nelle cooperative che operano nei locali o immobili di proprietà comunale concessi in uso. Pertanto, la delibera cautelativamente sospesa nella seduta di ieri, sarà riproposta quanto prima”.

Pronta la controreplica di Francesco Bortignon, del gruppo di minoranza L’Alternativa Giusta: “L’assessore Romeo però non centra il punto – dice Bortignon -. È piuttosto imbarazzante che l’assessore al sociale non conosca, neanche a grandi linee, il tipo di attività svolto da una cooperativa sociale in uno stabile comunale“.

“Il Comune – prosegue – qualche controllo per verificare la situazione dovrebbe farlo, negli anni, proprio per verificare il rispetto della convenzione del 2014. Se nello stabile non fossero insediate attività di tipo sociale, il contratto dovrebbe essere rescisso e l’immobile tornare al Comune”.

“L’assessore – conclude Bortignon – dovrebbe essere chiamato a tutelare proprio gli interessi patrimoniali della comunità che amministra, facendo le dovute verifiche. Arrivate, a quanto pare, solo dopo la nostra segnalazione”.

(Foto: web).
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