Montebelluna, dopo quasi 50 anni chiude la storica Autofficina Bandiera Bruno della frazione di Busta

Dopo quasi 50 anni di attività ha chiuso i battenti la storica autofficina di Busta, fondata nel 1973 da Bruno Bandiera e gestita insieme alla moglie Paola Carretta.

La ditta, che aveva sede in via dei Zanin 1, ha cessato l’attività per la raggiunta età pensionabile del titolare e dello storico operaio Andrea Rodato.

Aveva appena 23 anni Bruno quando ha creato la sua attività, dopo circa sette di apprendistato in una piccola officina.

Nato in una famiglia di agricoltori, con la passione per i trattori e desideroso di fare qualcosa di importante, fin da bambino sognava di fare il meccanico. Fondata l’impresa “con quattro attrezzi nel piano interrato di casa”, si iscrisse presto alla Cna di Montebelluna, che nasceva allora, per ricevere supporto sotto il profilo contabile.

L’officina si sviluppò in fretta e arrivò e il primo collaboratore, Andrea Rodato, nel 1978, un giovane appena diplomato. Dall’officina di Bruno non se ne sarebbe poi più andato. Il titolare, per chiudere l’azienda, ha aspettato che anche lo storico “compagno di viaggio” maturasse i requisiti per la pensione.

Nel 2000 per l’artigiano montebellunese si realizza il proprio sogno, occuparsi dei trattori. Ha inizio una collaborazione con il Consorzio Agrario Treviso-Belluno per la manutenzione e l’assistenza delle macchine agricole della zona del Montebellunese, collaborazione che si intensifica a partire dal 2008, grazie ad un contratto di collaudo e manutenzione per i mezzi New Holland. All’azienda arriva un terzo collaboratore.

I tre figli dell’imprenditore hanno scelto altre strade e non si è riusciti a trovare un giovane interessato a rilevare un’impresa ben avviata – racconta Antonio Carelle, direttore di Cna Montebelluna -. È un tema rilevante quello del ricambio generazionale: ogni ditta che muore è una perdita di valore e di opportunità per tutto il territorio”.

Gli imprenditori che sanno di non aver eredi in famiglia devono sapere che si possono muovere per tempo per cercarli “fuori casa” e che le Associazioni di categoria sono al loro fianco per aiutarli. – prosegue – Non possiamo più permetterci, come comunità, di perdere questi patrimoni”.

Bruno Bandiera è un artigiano che è stato molto apprezzato per la qualità del suo lavoro e per l’empatia che mostrava con i clienti.

Classe 1950, lascia il lavoro a 70 anni compiuti, con alle spalle tante soddisfazioni e il rammarico di non aver trovato eredi per la sua officina tanto amata. Ora si dedica alla cura dei nipoti e a godersi il tempo libero assieme alla moglie Paola.

(Foto: CNA).
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