Già da questa mattina, mercoledì 15 aprile 2020, in diversi gruppi social è circolato il video di una donna senza vestiti che correva per le strade di Montebelluna.
Sempre questa mattina, intorno alle ore 9.30, il responsabile della protezione civile di Montebelluna, Antonio Netto, mentre si stava recando in municipio, ha individuato casualmente proprio quella donna che correva priva di vestiti a Posmon, all’altezza dell’incrocio semaforico tra via Valbella e la Strada Schiavonesca-Marosticana.
Immediatamente, l’uomo è intervenuto per fermarla e ha allertato le forze dell’ordine che si sono recate sul posto e hanno condotto la signora, residente a Montebelluna, all’ospedale San Valentino per gli accertamenti del caso.
“La notizia del giorno – ha dichiarato Marzio Favero, sindaco di Montebelluna – non è affatto quella che una giovane donna, in evidente stato confusionale, abbia fatto una corsa nuda in una via della città, bensì che dei cittadini, invece di soccorrerla o di chiamare il pronto soccorso o la protezione civile, abbiano ritenuto divertente filmarla e fotografarla per postare immediatamente le immagini e i filmati su Facebook e WhatsApp con una totale mancanza di rispetto non solo per la ragazza, ma anche per la propria dignità di persone”.
“Dopo un mese di reclusione in casa – prosegue – vi sono cittadini e cittadine che stanno crollando di fronte allo stress psicologico. Probabilmente, la giovane donna oggetto di attenzione avrà accumulato stress su stress, ma non sta a noi cercare di ricostruire le cause del suo comportamento alterato, né di giudicarla. Però è una vergogna che, di fronte al dramma di una donna, molti cittadini e cittadine abbiano ceduto alla pruderie e al voyeurismo. Evidentemente non hanno perso un secondo per domandarsi se avrebbero gradito che ad essere oggetto di una pubblicità simile potesse essere una persona a loro congiunta o amica. Per costoro è venuto meno qualsiasi rispetto umano o cristiano”.
“E che dire – aggiunge il sindaco di Montebelluna – dell’ineffabile incoscienza di quel signore che, nel filmare col cellulare la corsa della donna, nemmeno si è reso conto che si stava autodenunciando per guida di autoveicolo con utilizzo improprio dello smartphone. Comportamento in grado di mettere a repentaglio la sicurezza sua e di altri cittadini presenti sul luogo. Per non parlare dei social: è notorio come io abbia un cattivo rapporto con Facebook, non tanto per il mezzo in sé, quanto per l’uso che ne viene fatto”.
“La possibilità di pubblicare in presa reale le proprie considerazioni, foto e filmati – continua – toglie spazio a quel minimo di riflessione che dovrebbe precedere qualsiasi atto comunicativo col risultato che in questo momento stanno circolando in rete filmati e immagini che ritraggono anche in volto la giovane donna. Nessuno scrupolo, nessuna censura. È la dimostrazione, una volta di più, che i social non conoscendo filtri o mediazioni, consentono di dare sfogo alle pulsioni più turpi, ai sarcasmi più ignobili”.
“Spero che la polizia postale provveda nel limite del possibile a far rimuovere queste immagini e filmati – conclude Favero – Esprimo il mio augurio alla giovane donna protagonista di questo gesto di potersi ristabilire al più presto ed esprimo la mia solidarietà ad Antonio Netto, il nostro encomiabile capo della protezione civile, che, per essersi messo a scudo fra il corpo della giovane e i morbosi fotografi dilettanti, si trova ad essere oggetto di ironie immeritate e soprattutto, alla fine della fiera, prive di intelligenza”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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