Ancora una fumata nera nell’ultimo incontro pre-elettorale della Lega Nord che si è tenuto ieri sera in un non meglio precisato luogo di frazione Sant’Andrea, a Montebelluna, per la scelta, appunto, del candidato a sindaco della città per il centrodestra.
Con l’autoesclusione di Elzo Severin, restano in gioco il consigliere delegato al Bilancio, Adalberto Bordin, e l’assessore ai Lavori pubblici, Michele Toaldo.
A fare da “camerlengo” c’era Gianangelo Bof, coordinatore provinciale della Lega Nord e sindaco di Tarzo.
“Ho raccolto opinioni e pareri – dichiara Bof -, entro martedì farò sapere chi è il candidato, facendo una sintesi dei vari elementi che ho raccolto anche in quest’ultima serata”.
“Ho anche avuto nei giorni precedenti anche incontri con gli alleati di centrodestra – prosegue Bof – e senza il loro supporto non si sarebbe arrivati a una sintesi sulla candidatura. In Fratelli d’Italia ho trovato due persone come Borgia e Montuori molto disponibili a ragionare, cosa non sempre scontata. E’ forte l’alleanza anche con Fabio Chies e Debora Varaschin, ci saranno e consentiranno al centrodestra di correre unito. Con grande fair play Chies ha capito le ragioni su scelte diverse in merito a Conegliano”.
Poi c’è Nicola Palumbo, anima civica del centrodestra: “perché non siete riusciti a fare un ragionamento comune?”.
“Di fronte a uno che mi dice sono io il candidato a sindaco per il centrodestra, chi mi ama mi segua, mi sono arreso – precisa il coordinatore provinciale del Carroccio -. Ci ha chiesto se appoggiavamo, come Lega, la sua candidatura ma, con un gradimento dell’amministrazione uscente che sfiora l’80% penso non ci siano dubbi che la Lega abbia tutto il diritto di rivendicare la candidatura del sindaco. Se non c’è stato un punto d’incontro non è stata volontà mia, ma di fronte a un’autocandidatura non potevo che fermarmi. Se mi avesse proposto un programma politico da condividere avremmo potuto discuterne”.
Su chi potrà essere il prescelto non si sbilancia e bocche cucite tra gli esponenti montebellunesi leghisti:
“Severin era una persona molto gradita – afferma ancora Gianangelo Bof -, ma ha confermato di non volersi candidare a sindaco, anche se resterà a disposizione per altri incarichi. Ha adottato motivazioni personali su cui non potevamo discutere, pur riscuotendo un consenso molto elevato. Tuttavia ci sono diverse persone in squadra che hanno un gradimento molto buono. Sia quello che candideremo che quello che sarà escluso hanno un elevato consenso”.
(Foto: web).
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