Montebelluna, il MeVe cerca esperti sulla religione e l’alimentazione durante la Grande Guerra: il Comune bussa alle università


Nell’ambito dell’attività scientifica promossa dal MeVe il Comune di Montebelluna, accertata l’assenza all’interno all’ente delle competenze necessarie, intende acquisire una “manifestazione d’interesse” da parte di esperti con specifico profilo professionale, a cui affidare un incarico per prestazione libero professionale/occasionale e non continuativa per la realizzazione di una documentazione dettagliata su due temi: Grande Guerra e religione e Grande Guerra e alimentazione.

I musei, per loro stessa vocazione e “mission”, hanno l’obbligo istituzionale di promuovere la ricerca e la messa a sistema delle informazioni e della documentazione che accompagna il patrimonio culturale che essi conservano e valorizzano.

Da anni il Museo civico montebellunese opera in questo senso incaricando professionisti e studiosi in ambito archeologico e naturalistico.

La recente manifestazione d’interesse si allinea soprattutto con l’obiettivo di acquisire documentazione di carattere generale e specifica finalizzata alla realizzazione di installazioni permanenti, di piccole mostre tematiche e di materiali da poter mettere a disposizione dei docenti delle scuole per percorsi dedicati. 

L’incarico che verrà affidato a due laureati-ricercatori prevede che vengano realizzati non solo contributi di carattere generale e specifico, con particolare attenzione al territorio, ma che si svolgano anche attività di formazione per gli educatori museali, conferenze per la cittadinanza, un’accurata e completa ricerca bibliografica anche sulla produzione scientifica non solo italiana, e una ricerca iconografica. In funzione della realizzazione di mostre e installazioni permanenti, l’incarico prevede anche la produzione di pannelli descrittivi da realizzare con uno stile divulgativo ma coerente dal punto di vista scientifico. 

“Sulla scia di operazioni simili portate avanti negli anni scorsi anche dal Museo civico, il MeVe apre le proprie porte a esperti storici che abbiano voglia di contribuire a integrare il patrimonio di conoscenza legato alla Grande Guerra rispetto a due filoni – il legame con la religione e quello con l’alimentazione – propedeutico per una serie di iniziative e attività culturali in cantiere per il prossimo futuro” afferma il sindaco Adalberto Bordin.

“In questi tempi così difficili per la cultura, i musei e la ricerca, soprattutto per chi ha la responsabilità di aver scelto di realizzare dei musei nel proprio territorio è un obbligo etico sostenere queste attività di studio che permettono di mettere a valore il patrimonio storico materiale ed immateriale. – aggiunge l’assessore alla cultura Elzo Severin – L’auspicio è che questa operazione permetta soprattutto ai giovani ricercatori di poter mettere a frutto, anche se in modo sporadico, il loro percorso di studi e la loro professionalità. Per questo abbiamo già provveduto a contattare le università perché possano promuovere la partecipazione alla manifestazione d’interesse”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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