In occasione dell’ultimo consiglio comunale da parte della minoranza è stata sollevata la questione relativa alla nuova costruzione della scuola primaria di Biadene che la giunta Favero vuole sia realizzata sull’area dell’ex campo sportivo.
Il consigliere Loreno Miotto (nella foto), interviene a nome del gruppo Pd-Il futuro è adesso, ribadisce le richieste rivolte all’Amministrazione comunale il 29 aprile scorso: “Eravamo fortemente convinti allora – dice Miotto – e lo siamo anche oggi che una nuova scuola primaria a Biadene, viste le precarie condizioni delle scuole esistenti in Pederiva e a Biadene, sia necessaria ed urgente, perché la sicurezza dei nostri studenti è fondamentale“.
“Le nostre perplessità – prosegue – erano e sono ancora sul “metodo” scelto dalla maggioranza e sulla sottovalutazione di una legittima richiesta di un congruo numero di cittadini di trovare altra soluzione che salvaguardasse il campo sportivo collocato in un’area aperta alla cittadinanza. La maggioranza ha fatto la sua scelta politica ed ora ne prendiamo atto, ma insistiamo su alcuni punti oggi attuali”.
La minoranza vorrebbe fosse favorita una concertazione tra le varie forze politiche: “Chiediamo una commissione ad hoc – sostiene il consigliere d’opposizione – che presenti il quadro della situazione e ci renda noto quali fossero le perplessità poste dalla Sovrintendenza Regionale in merito al luogo dove avverrà la costruzione. Inoltre è opportuno avere chiaro il progetto definitivo che auspichiamo abbia tenuto conto delle richieste degli operatori scolastici. Rimangono ancora dubbi sul tema forte della viabilità visto che il luogo presenta forti criticità”.
Il tema dell’edilizia scolastica dovrà misurarsi anche con gli sviluppi del dopo coronavirus: “Siamo tutti convinti che le nuove scuole dovranno dotarsi di spazi adeguati – spiega Miotto – che rispettino non solo le distanze di sicurezza, ma anche luoghi per una didattica più flessibile e concreta. Crediamo soprattutto in una scuola che diventi centro ‘attraente e coinvolgente’ per la cittadinanza: spazi aperti, luogo per incontri, ambiente di formazione permanente”.
“In tal senso dovrà esser posta all’ordine del giorno di un’apposita commissione cultura e servizi scolastici la programmazione della riapertura delle scuole a settembre. La possibilità di una apertura diversificata e soprattutto di una conferma di una “didattica a distanza” impone una visione nuova e collaborativa tra le diverse risorse culturali del territorio” – conclude.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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