Montebelluna, incontro Maffioli. Marcon: “Bisogna trovare una soluzione prima della chiusura delle iscrizioni”

Si è svolto oggi, in videoconferenza, l’incontro convocato dal Presidente della Provincia, Stefano Marcon, con il sindaco di Montebelluna Elzo Severin, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Barbara Sardella, il dirigente scolastico Nicola Zavattiero e i sindaci e assessori dei Comuni di Caerano San Marco, (Gianni Precoma), Crocetta del Montello, (Marianella Tormena), Giavera del Montello (Maurizio Cavallin), Nervesa della Battaglia (Fabio Vettori), Trevignano (Ruggero Feltrin) e Volpago del Montello (Paolo Guizzo), per assumere le decisioni per l’allocazione, per il prossimo anno scolastico, delle classi dell’Ipssar “Maffioli”, succursale di Montebelluna.

E’ stato ricordato innanzitutto che il 9 luglio 2018 è stato sottoscritto l’accordo di programma tra la Provincia di Treviso ed il Comune di Montebelluna con il quale si prevede la realizzazione di un polo scolastico professionale a servizio dell’area Montebellunese in via Biagi.

La Provincia ha ottenuto un finanziamento di 8.718.407,60 euro; ed è stato quindi pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo edificio ad uso Ipsia Scarpa e Ipssar Maffioli con scadenza per la presentazione delle offerte l’11 gennaio scorso e previsione di inizio dei lavori nella primavera 2021.

Per tale ragione i prefabbricati in uso all’Ipssar Maffioli presenti nell’area di cantiere dovranno essere dismessi a partire dalla fine delle lezioni dell’anno scolastico 2020-2021, e possibilmente anche prima, al fine di agevolare e di realizzare con maggiore sicurezza e tempestività le attività di demolizione senza la presenza dell’attività scolastica.

Inoltre la necessità di distanziamento creata dalla pandemia Covid-19, non ha reso possibile l’applicazione dell’accordo del 30 aprile 2019 tra la Provincia, l’Ufficio Scolastico Territoriale e i dirigenti degli Istituti, Maffioli, Levi ed Einaudi-Scarpa. Per tale ragione l’Istituto Maffioli si è trovato in carenza di spazi idonei all’attività didattica ed è necessario trovare soluzioni temporanee fino alla realizzazione del nuovo edificio

Da diversi mesi, sono state valutate varie ipotesi, segnalate dal Comune di Montebelluna; sono stati effettuati svariati sopralluoghi tra la Provincia, il Comune e il dirigente scolastico per visionare possibili spazi (Centro Civico, ex Pretura, auditorium biblioteca, ex negozi zona stazione ferroviaria, capannone zona stazione ferroviaria, altri locali commerciali e appartamenti nella stessa area, negozi in zona centro) risultati non idonei alla destinazione scolastica.

L’indisponibilità è stata ulteriormente attestata dalla nota del Comune di Montebelluna del 1° dicembre scorso che proponeva l’utilizzo dell’ex Scuola Elementare di Selva del Montello che, a seguito di verifiche tecniche, è apparsa non idonea.

Nel corso del lungo incontro di oggi sono state dunque valutate tutte le soluzioni possibili per venire incontro all’esigenza manifestata dai Sindaci dell’area montebellunese che hanno richiesto che, in attesa della realizzazione del nuovo plesso scolastico, la sede dell’Istituto Maffioli non venga trasferita presso l’edificio scolastico ex Sant’Ampollinare di Casella d’Asolo, pur ritenuta adeguata dal Dirigente Scolastico, ma mantenuta a Montebelluna, tenendo conto della provenienza degli studenti iscritti.

Nel corso della discussione è stata avanzata dall’assessore all’istruzione del Comune di Montebelluna, Claudio Borgia, una proposta mai esaminata prima di un possibile utilizzo di sei aule, a partire da gennaio 2022, in zona Guarda vecchia, oggi adibite a scuola elementare fino all’ultimazione dei lavori di adeguamento dell’edificio di Caonada.

Il sindaco Elzo Severin ha quindi avanzato la proposta di ricorrere ai doppi turni per il prossimo anno scolastico, prevedendo lezioni pomeridiane per le classi dell’Ipssar Maffioli a Montebelluna, presso la sede dell’Istituto Einaudi-Scarpa, il cui dirigente, nel corso di un recente incontro, ha offerto la disponibilità per il pomeriggio.

Il dirigente dell’Ust, Barbara Sardella, e il dirigente dell’Istituto Maffioli, Nicola Zavattiero, hanno però espresso la loro contrarietà al ricorso ai doppi turni, che risulterebbero incompatibili con l’organizzazione scolastica.

Lo stesso dirigente scolastico ha evidenziato altresì, che per la prima parte dell’anno scolastico, fino ad inizio 2022 con la disponibilità degli spazi a Guarda Vecchia, potrebbe disporre un’organizzazione interna di tutte le classi dell’Istituto, utilizzando tutte le sedi disponibili a Castelfranco Veneto, Pieve del Grappa e Montebelluna (laboratori a Guarda e aule del Liceo Levi).

Il Presidente della Provincia, pertanto, sulla base di quanto emerso dal confronto comunicherà alla scuola le disponibilità degli spazi a Montebelluna per il prossimo anno scolastico: da subito gli spazi disponibili presso il Liceo Levi e i laboratori presso il Centro Civico di Guarda; da gennaio sei aule – previa verifica di idoneità – presso Guarda Vecchia, con l’impegno a realizzare, qualora necessari, ulteriori spazi aggiuntivi con strutture prefabbricate.

“Ribadiamo – spiegano dalla Provincia – il nostro impegno a costruire nella stessa area di via Biagi, in ampliamento rispetto al progetto già approvato e finanziato, un nuovo blocco a due piani con aule e laboratorio cucina direttamente collegato all’edificio principale, al fine di ospitare in un’unica struttura l’Ipsia Scarpa e Ipssar Maffioli. Con l’intesa, seppure difficile, di oggi si garantisce la presenza dell’Istituto Maffioli a Montebelluna in attesa dell’ormai imminente soluzione definitiva, con la realizzazione del nuovo edificio grazie all’impegno della Provincia”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Provincia di Treviso).
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