Un Albo delle baby-sitter. Con questa iniziativa il Comune di Montebelluna vuole aiutare le famiglie nella ricerca dei cosiddetti “collaboratori familiari”, un servizio che si è reso ancora più necessario in questo periodo complesso e difficile che vede, tra le categorie maggiormente messe alla prova, soprattutto i minori e i genitori.
Istituendo un Albo dedicato alla baby sitter il Comune si fa garante della qualità del servizio di baby sitting attraverso un’adeguata formazione delle operatrici e degli operatori che vorranno iscriversi all’elenco che sarà poi messo poi a disposizione delle famiglie.
“L’emergenza Covid – commenta il sindaco Elzo Severin – ha costretto molte famiglie a fare i conti con nuove esigenze di conciliazione dei tempi vita-lavoro: la necessità per chi lavora in certi settori, come quello sanitario, di fare straordinari, l’impossibilità di lasciare i bambini con i nonni che sono soggetti a maggior rischi e la sospensione di molte delle attività sportive o extrascolastiche pomeridiane sta costringendo in misura crescente i genitori a rivolgersi a babysitter o a cercare qualcuno che assista i figli nello svolgimento dei compiti soprattutto in vista dell’estate. Pertanto, con l’obiettivo di favorire tutte le misure disponibili nell’ambito delle politiche socio-educative rivolte ai minori, la giunta comunale, su proposta dell’assessorato all’Istruzione e alle Politiche Familiari, ha condiviso la volontà di attivare l’albo baby sitter a Montebelluna. La gestione del progetto e la realizzazione della fase di start-up – conclude Severin – sarà affidata ad un soggetto terzo appartenente al privato sociale”.
L’Albo di baby sitter per il territorio sarà aggiornato periodicamente: “Si tratta di uno strumento che consentirà – precisa l’assessore alle politiche familiari, Claudio Borgia – di mettere in contatto le famiglie, da una parte, e persone disponibili a svolgere mansioni di baby sitter, dall’altra. Si tratta di uno strumento capace di garantire ai genitori circa il possesso, da parte delle baby sitter, dei requisiti minimi in termini di formazione, esperienza e caratteristiche personali”.
Il percorso verso l’attivazione dell’Albo prevede una serie di passaggi e in particolare una prima fase di start-up sperimentale che si articolerà attraverso la pubblicazione di un avviso per individuare e selezionare le e gli aspiranti baby sitter da avviare al percorso di formazione la cui frequentazione di almeno il 90% delle ore previste sarà propedeutica all’iscrizione all’Albo e lo svolgimento dell’attività di formazione e creazione di opportunità di applicazione delle competenze acquisite nel corso della stessa.
La formazione sarà centrata quindi su svariati ambiti: dal primo soccorso, all’accompagnamento compiti e didattica a distanza fino allo sviluppo della crescita dalla prima infanzia all’adolescenza e sarà prevista anche una prova finale di idoneità.
“Dal punto di vista operativo – viene precisato dal Comune – la scelta del/della baby sitter cui affidare l’accudimento dei propri figli sarà a carico della famiglia che individuerà la persona più idonea tra quelle iscritte all’Albo in base alle proprie esigenze, e la contatterà direttamente per stipulare accordi personali mentre il Comune di Montebelluna rimarrà del tutto estraneo alla contrattazione tra le parti ed all’eventuale rapporto di lavoro che abbia a costituirsi”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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