Montebelluna, la sede provvisoria dell’alberghiero a Guarda Bassa passa all’unanimità anche in Consiglio comunale

E’ fatta, lo spostamento temporaneo della sede distaccata di Montebelluna dell’istituto alberghiero Maffioli è passata, all’unanimità anche in Consiglio comunale.

Nell’ultima seduta è stata infatti discussa la variazione di bilancio che consente di adeguare la scuola di Guarda Bassa, che attualmente ospita alcune classi delle primarie di Caonada (dove è in corso una ristrutturazione), alle esigenze della scuola superiore alberghiera.

“Un successo per la città – l’ha definita il sindaco Elzo Severin -. Una scelta condivisa con tutte forze politiche”.

L’attuale sede (ex Levi) di via Biagi sarà abbattuta per fare posto al nuovo polo scolastico professionale che ospiterà l’Einaudi Scarpa e, appunto il Maffioli. Ci vorrà tempo, da qui la necessità di ricercare una sede provvisoria adeguata alle esigenze. Una ricerca che è stata faticosa e che ha conosciuto diverse bocciature di varie ipotesi che erano state proposte a Provincia e dirigenza del Maffioli, con la spada di Damocle di proposte alternative avanzate da altri Comuni del territorio.

“Abbiamo cercato di mantenere la sede provvisoria a Montebelluna – ha sottolineato Severin – per non rischiare di perderla per sempre”.

La Provincia sistemerà le scuole di Guarda Bassa che dovranno essere liberate dagli arredi delle primarie di Caonada entro il 10 giugno. Per ospitare le classi del Maffioli verranno anche posizionati dei container con relativi impianti. L’adiacente palestra, che ospita il Club Scherma Montebelluna, sarà condivisa con gli studenti del Maffioli e anche qui sono necessari alcuni interventi, come la sostituzione delle vecchie pedane fisse con strutture rimovibili. I lavori, invece, alla scuola di Caonada, dovranno terminare entro il 15 luglio.

La delibera è passata con il voto unanime di tutto il Consiglio comunale, ricevendo il plauso delle forze d’opposizione.

“Esprimo apprezzamento per l’impegno che l’amministrazione ha messo in campo per mantenere il Maffioli qui a Montebelluna – ha detto Francesco Bortignon (L’Alternativa Giusta) -, un lavoro che è stato condiviso da tutte le forze politiche di questa città perché crediamo che la presenza del Maffioli ampli in maniera veramente importante l’offerta delle scuole superiori a Montebelluna. In Commissione abbiamo chiesto di fare attenzione ad alcuni aspetti, dal trasferimento degli arredi al confronto col personale scolastico. Un altro aspetto è quello relativo ai parcheggi perché la scuola di Guarda Bassa ne è assolutamente sprovvista, ma dovrebbe essere stato raggiunto un accordo con un privato sperando sia una soluzione sufficiente”.

“Nella convenzione – prosegue Bortignon – è presente anche il richiamo a quel milione e mezzo di euro, diventato un milione 350 che il Comune continua a impegnarsi a dare alla Provincia per la costruzione del polo scolastico in via Biagi. La Provincia ha fatto sapere di aver concorso a un bando del ministero e di aver recuperato quel milione e mezzo tramite fondi ministeriali che servirà per la costruzione delle cucine e dei laboratori nella nuova sede e altre quattro aule. Il progetto dell’Ipsia in via Biagi non aveva inizialmente previsto la presenza del Maffioli, per fortuna le mobilitazioni dei mesi scorsi hanno fatto sì che la Provincia inserisse anche questa ulteriore realizzazione“.

“Abbiamo dunque chiesto all’amministrazione – ha concluso Bortignon – che vigili sulla destinazione di questo milione e mezzo di risorse comunali montebellunesi che dovranno essere date alla Provincia. Abbiamo ipotizzato già in commissione interventi di manutenzione su quelle scuole che li richiedono, come il Sartor di San Gaetano”.

Ha replicato così invece l’assessore all’Istruzione Claudio Borgia: “Abbiamo preteso che il milione 350mila euro che il Comune doveva alla Provincia venisse utilizzato prioritariamente per i laboratori, completando la progettazione mettendo i laboratori, le cucine, perché lì deve esserci un polo professionale, non solo l’Ipsia ma anche e soprattutto l’alberghiero con 14 aule più i laboratori. Ci avevano chiesto di battere i pugni abbiamo trovato un accordo quadro affinché l’alberghiero il prossimo anno rimanesse a Montebelluna”.

Loreno Miotto (Pd il Futuro è Adesso), oltre ad esprimere l’apprezzamento del gruppo per il risultato raggiunto, ha ricordato l’importanza dell’istruzione professionale per soddisfare anche le esigenze delle aziende presenti sul territorio: “Le iscrizioni sono calate anche quest’anno – ha detto -, dato che fa preoccupare. Le scelte dei genitori per i loro ragazzi non sempre sono vincenti, le scuole professionali possono preparare molti ragazzi all’inserimento nel campo dell’artigianato e delle nostre aziende del territorio. Comune deve sostenere attività formative delle aziende. Dobbiamo lavorare in prospettiva perché il polo professionale di Montebelluna sia qualificato e di alta qualità”.

“Occorre – precisa – qualificare i giovani da inserire nell’industria, artigianato, alberghiero e agrario, tenendo porte aperte per individuare possibili percorsi professionali di altro tipo, come quello dell’assistenza sanitaria che a Montebelluna non è presente”.

Infine, il consigliere del Movimento 5 Stelle, Claudio Franco, ha ricordato come a Montebelluna ci sia anche l’Its Cosmo, professionale con indirizzo calzaturiero che ha certamente bisogno di nuovi spazi che potrebbero essere indiviaduati nel nuovo polo professionale di via Biagi: “Il settore dello Sportsystem è ancora vivo, diverse aziende del territorio richiedono queste figure professionali e spesso fanno fatica a trovarle in quanto è necessaria una preparazione professionali molto specifica”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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