I costi per la mensa scolastica aumentano a causa della pandemia, ma la qualità del cibo diminuisce. Lo ha messo in rilievo la consigliera comunale del Pd-Il futuro è Adesso, Elisamaria Bressan (nella foto), nel corso del Consiglio comunale online che si è tenuto mercoledì 4 novembre.
Si tratta di un aumento cospicuo dei costi, 90mila euro: “Abbiamo raccolto delle perplessità riguardanti la qualità del servizio mensa rispetto agli anni scorsi – spiega la consigliera Bressan -, in particolare la minor varietà del menu offerto ai bambini e porzioni più scarse. Questo incremento previsto per la sanificazione dovuto all’emergenza coronavirus, dovrebbe anche sopperire a eventuali mancanze nella varietà dei cibi, nella quantità delle porzioni e, ove necessario, anche all’utilizzo di scaldavivande, visto che per l’attuale situazione emergenziale i bimbi devono mangiare in ambienti didattici, quali le aule scolastiche, adibiti temporaneamente a mensa. Mentre prima i bambini potevano avere un secondo e due contorni di verdura invece adesso ne hanno uno. Quando chiedono il bis di qualcosa le maestre danno pane”.
“Ho verificato personalmente la situazione – ha risposto l’assessore all’Istruzione, Claudio Borgia -, in quanto anche a me erano arrivate queste lamentele. La ditta Gemeaz mi ha confermato che le grammature sono le stesse degli anni precedenti. A partire dal 2 di novembre, mi è stato garantito, per quanto riguarda i contorni si tornerà alla situazione precedente”.
La dirigente dell’ufficio scuola, Fiorella Lissandron, ha ricordato che: “Per quanto riguarda la qualità del cibo sarà possibile, come facciamo ogni anno, esprimere tutte le problematiche che possono emergere anche in questo anno particolare, sempre attraverso la Commissione mensa che stiamo nominando in questi giorni che si dovrà riunire online e che darà il proprio contributo ad accrescere del servizio che viene reso, discutendone in termini costruttivi e migliorativi. Fermo restando che una cosa è mangiare in un refettorio tutt’altra è mangiare su un vassoio sul proprio banco. Quest’anno non abbiamo alternativa per poter consentire che i refettori vengano utilizzati come classi”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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