Montebelluna, Miotto (Pd) interroga la giunta: “Cosa si sta facendo per il ritorno a scuola nel dopo-Covid?”

Il consigliere e insegnante Loreno Miotto in rappresentanza del gruppo Pd-Il futuro è adesso ha presentato un’interpellanza sul tema scuola che verrà discussa il 30 giugno, in occasione del prossimo Consiglio comunale a Montebelluna.

Con questo intervento il consigliere ha posto alcune tematiche che l’amministrazione sarà chiamata ad affrontare in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico.

“Siamo tutti consapevoli che tra le priorità da affrontare per il “dopo Covid” la scuola è sicuramente una delle prime – scrive Miotto – A settembre le scuole “dovrebbero” ripartire con tutte le precauzioni possibili. Non sarà però una partenza normale. La comunità scolastica sarà richiamata ad affrontare nuove sfide che mettano insieme in primo luogo attenzioni particolari alla salute e alla sicurezza delle diverse componenti di tale comunità (personale scolastico, personale Ata, alunni), ma anche un “nuovo modo di far scuola” integrato con il territorio, con modalità di presenza sia in aula che in esterno”.

Ci chiediamo quali azioni intenda avviare l’amministrazione per costruire un Patto di comunità dando così continuità al tavolo 0/6 confluito in un convegno importante “Verso una città educativa” con un tavolo di coordinamento pedagogico per la stessa Città di Montebelluna che coinvolga tutte le fasce dei minori. Un Patto di comunità dove insieme al personale scolastico, famiglie, istituzioni, associazioni si possa metter insieme le migliori azioni al fine di promuovere il benessere mentale, fisico e emotivo, in particolare dei minori. Quali azioni intenda anche avviare per partecipare al “tavolo minori – famiglie” dei Piani di Zona Asl per sostenere ed accompagnare le future necessità e per la riqualificazione dei cortili/spazi esterne delle scuole in quanto quest’ultimi diventeranno luoghi fisici dove avviare lezioni all’aperto”.

Un altro punto cruciale riguarda l’utilizzo degli spazi scolastici: “Domandiamo se l’amministrazione abbia attuato una ricognizione dei bisogni e disponibilità di spazi interni ed esterni ai diversi plessi scolastici – scrive Miotto nell’interrogazione – per poter svolgere attività per piccoli gruppi per rispettare il distanziamento. Tale “mappatura” si rende necessaria al fine di sostenere progetti per il dopo scuola, per svolgere attività anche in collaborazione con altre agenzie educative (associazioni sportive, parrocchie, ecc.) che possono contribuire a creare un “tempo lungo educativo” distribuito e coordinato tra le diverse agenzie”.

“Chiediamo inoltre se l’amministrazione intende promuovere, coordinare e sovvenzionare l’avvio dei centri estivi promossi anche da singoli istituti scolastici e/cooperative educative anche per venire incontro alle esigenze lavorative delle famiglie. Se intende integrare le attuali risorse del personale dei servizi sociali/educativi con nuovo personale, in particolare, educatori professionali che potrebbero esser figure collegamento e supporto tra le famiglie, scuole, i servizi sociali, il volontariato e il terzo settore anche per venir incontro alle nuove criticità (non solo scolastiche) che i minori potranno manifestare in particolari quelli con disabilità” conclude Miotto.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati