Montebelluna incrementa l’energia green: a breve nuove colonnine di ricarica per auto elettriche

A pochi mesi dalla scadenza degli obiettivi prefissati nel Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), l’amministrazione di Montebelluna si dichiara soddisfatta per i risultati ottenuti nell’incremento dell’energia “green” e annuncia l’installazione a breve di nuove stazioni di ricarica per auto elettriche.

L’intenzione è quella di garantire il servizio di una colonnina elettrica per ogni frazione del paese e di circa altre quattro nel centro montebellunese. Il montaggio delle colonnine è previsto per il prossimo autunno.

L’intento di favorire l’acquisto delle auto elettriche si inserisce, come anticipato, nel progetto più ampio del Paes, portato avanti dal Patto dei Sindaci siglato nel 2008, promosso dalla Commissione Europea e supportato da diverse fonti finanziarie, tra cui l’European Local Energy Assistant (Elena) e l’European Regional Development Fund (Erdf).

Il Piano definisce tutte le misure concrete, i tempi e le modalità per promuovere la sostenibilità energetica e ambientale in varie città europee, sia nel settore pubblico che privato, al fine di abbattere l’inquinamento atmosferico. Obiettivo primario da raggiungere entro la fine del 2020 è la riduzione del 20% dell’emissione di anidride carbonica nell’aria.

“Un obiettivo che sarà ampiamente raggiunto a fine 2020 – commenta l’assessore all’ambiente di Montebelluna, Elzo Severin – grazie sicuramente al lungo periodo di stasi dovuto al Covid-19, ma anche all’impegno profuso dall’amministrazione in questi anni. Il comune di Montebelluna è stato infatti il primo della provincia di Treviso ad aderire al Paes”.

Già i risultati emersi lo scorso anno facevano ben sperare: secondo il rapporto commissionato dal comune a Consylio srl per verificare il raggiungimento degli obiettivi, Montebelluna era già a -18% delle emissioni in aria di CO2.

Tra i risultati più soddisfacenti, si era evidenziato un calo generale del consumo di Diesel, Benzina e GPL dal 2008 al 2017. Inoltre, per quanto riguarda gli edifici pubblici, si era registrata una sensibile riduzione del consumo di metano e di gasolio, oltre che dell’energia elettrica, che era passata da 3000 MW/h a 1700 circa.

“Per la ristrutturazione degli edifici comunali avevamo coinvolto anche le scuole Einaudi”, spiega l’assessore Elzo Severin: alcuni studenti, seguiti dal professore Gallina, avevano fatto uno studio sulla dispersione termica e in base a quello erano state successivamente messe a norma le strutture, rinnovando le caldaie e gli apparati termici.

(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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