Montebelluna piange il fondatore di Emergency Gino Strada, suo cittadino onorario. Severin: “Esempio di dedizione e di rara umanità”.

Ha suscitato un vastissimo cordoglio, anche nell’Alta Marca trevigiana, la scomparsa di Gino Strada, il fondatore dell’Ong Emergency, morto nelle scorse ore all’età di 73 anni.

“Gino Strada – si legge in una nota di Palazzo Chigi – ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L’associazione Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale”.

“Il nostro amato Gino è morto questa mattina – affermano da Emergency – È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di Emergency. ‘I pazienti vengono sempre prima di tutto’, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose”.

“Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano – concludono -Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice. Ti vogliamo bene Gino”.

I talebani, infatti, hanno conquistato Kandahar e Ghazni, la decima e l’undicesima provincia cadute nelle loro mani in una settimana, e molto probabilmente Strada, come tante altre persone in tutto il mondo, si sarà imbattuto nei diversi video pubblicati su internet dove i miliziani festeggiano nelle piazze principali delle città.

Tanti i riconoscimenti di una vita ricca di incontri e collaborazioni, anche nell’Alta Marca Trevigiana: nel 2003 Strada era stato nominato cittadino onorario di Montebelluna, comunità che oggi lo ricorda con le parole del sindaco reggente Elzo Severin, il quale ha espresso cordoglio per l’inaspettata scomparsa di Strada.

“Con molto rammarico apprendiamo della morte, a soli 73 anni, di Gino Strada, medico ed espressione del volontariato, dell’attivismo sociale, nonché fondatore dell’Ong Emergency – commenta Severin – Una grande perdita, difficile da colmare, per il suo esempio di dedizione, di rara umanità e di vicinanza agli ultimi. Le più sentite condoglianze da parte dell’amministrazione comunale”.

Oggi abbiamo perso una persona assolutamente motivata nel fare della sua vita una vera missione nella cura dei più deboli e nel contrasto alle fragilità sociali – ha dichiarato il presidente del Veneto Luca Zaia – Lo spessore del suo impegno umanitario ne ha fatto un personaggio del mondo intero, ma ci piace ricordarlo anche come parte della nostra comunità veneta, colui che ha scelto Venezia come residenza e come sede di alcune importanti attività della sua organizzazione”.

“Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo e incontrarlo più volte – continua – L’ultima volta eravamo già in piena pandemia, non posso dimenticare come lo ho trovato provato e coinvolto emotivamente per quanto il contagio stava producendo sui più deboli e sulle categorie più fragili. Con lui, la cui organizzazione ha ambulatori medici a Marghera, abbiamo anche avuto modo di mettere in campo alcune iniziative per assicurare corrette possibilità di cura anche agli emarginati“.

(Foto: Facebook)
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