Giovedì sera in apertura di consiglio comunale di Montebelluna che si è tenuto nell’auditorium della Biblioteca si è parlato dell’escalation di episodi che hanno costretto l’intervento delle Forze dell’Ordine nell’area della stazione e, puntuale, poche ore dopo si è verificato un nuovo caso, questa volta in pieno centro, dove si stava svolgendo lo Shopping.
Il caso lo aveva sollevato il capogruppo del Pd “Il futuro è Adesso”, Davide Quaggiotto, che ha anche voluto chiarire la propria posizione, e quella del gruppo, in merito al botta e risposta tra lui e il primo cittadino, Marzio Favero, nei giorni precedenti: “Non ho mai criticato l’operato dei Carabinieri, anzi siamo tutti grati a loro per ciò che stanno facendo. Il mio intervento voleva invece riportare alla memoria le proposte del nostro gruppo avanzate già da tempo per combattere il degrado dell’area. Ben venga togliere le panchine, ma occorre soprattutto fare un ragionamento più complessivo per rivitalizzare la zona: come concedere in uso alle associazioni i locali non utilizzati nell’area della stazione e, nei parchi o giardinetti creare percorsi sportivi per attirare persone che scoraggino nello stesso la frequentazione di chi è causa del degrado”.
Un po’ a sorpresa, il consigliere di maggioranza Andrea Piovesan, presidente della Commissione per la Sicurezza, ha annunciato la convocazione di una commissione aperta alle Forze dell’Ordine “per concordare nuove strategie e individuare azioni più incisive”.
Ironia della sorte, era da poco terminato il consiglio comunale quando, a poca distanza, in piazza Petrarca, si verificava un nuovo increscioso episodio.
Il giorno dopo, venerdì 23 luglio, il sindaco è stato informato dal comandante dei Carabinieri di quanto accaduto e ha provveduto immediatamente a convocare il Coc, Centro operativo comunale, ancora attivo per l’emergenza Covid19, alla presenza del vicecomandante della Polizia locale, Giovanni Troncon, del segretario comunale, Ivano Cescon, del dirigente ai lavori pubblici, Pierantonio De Rovere, del responsabile della Protezione civile, Antonio Netto e dell’assessore al commercio Antonio Romeo.
Occorre precisare che le serate Shopping night non sono da considerarsi manifestazioni e quindi non sono soggette ad autorizzazione da parte del Comune, bensì si tratta di aperture commerciali serali.
“Entrambi i temi, la rissa e gli affollamenti – commenta il sindaco Marzio Favero – destano grandissima preoccupazione. Mi dispiace dover dare un ultimatum, ma così le serate dello Shopping night non possono funzionare. Avevamo ben chiarito che dovevano essere evitate le occasioni di assembramento e che dovevano essere rispettate le misure di distanziamento. Purtroppo, il sopralluogo effettuato dalla Polizia locale, dalla Protezione civile e anche dal vicesindaco, che è medico, al termine del consiglio comunale, porta a rilevare che vi sono persone che non rispettano le misure igienico-sanitarie, che stanno vicine senza mascherina, creano assembramenti e questo non va bene. Sia chiaro: se qualcuno pensa che l’emergenza Coronavirus sia passata e che non ci sia più il rischio di un nuovo lockdown sbaglia e se questo avvenisse, le conseguenze per il commercio sarebbero disastrose”.
“Non è giusto che le disattenzioni di pochi penalizzino tutti. Il ritorno alle notti bianche funge da attrattore anche per i giovani, molti dei quali minorenni e provenienti da fuori Comune. Una ventina di loro – spiega il sindaco -, concentrati nell’area del Selese e Marconi hanno litigato per futili motivi. Un ragazzo è stato aggredito da un soggetto aggressivo e questo ha scatenato una rissa che è stata sciolta dal pronto intervento dei Carabinieri presenti con l’aiuto dei vigilanti. Per due di Valdobbiadene è già stato emesso il foglio di via ma per i minorenni questo non è fattibile”.
“La grande domanda che ci si deve porre è: ma dove sono quei genitori che dormono sonni tranquilli mentre i loro figli minorenni all’una di notte si trovano ancora in un’altra città rispetto a quella di provenienza? Convocherò – conclude Favero – per l’inizio della prossima settimana i rappresentanti de Il Mosaico e dell’Ascom perché, con tutta evidenza, più che di Shopping night si deve avere il coraggio di parlare di ritorno alle ‘notti bianche’ in un periodo sbagliato visto che si stanno riaccendendo i focolai di Coronavirus ed il clima, purtroppo, non gioca a favore con giornate che sembrano quasi autunnali”.
“Notti bianche – sottolinea Favero – che diventano l’occasione per alcuni ragazzi che hanno bisogno di un immediato aiuto per scatenare l’aggressività, perché di questo si tratta. Non si tratta di fare moralismi perché i ragazzi a quell’età possono anche trascendere e sbagliare. In ogni caso hanno bisogno di aiuto ma ancor più hanno bisogno di aiuto le loro famiglie ed i loro genitori che dovrebbero ricordarsi di avere una responsabilità almeno fino a quando i figli non hanno raggiunto la maggiore età. Il ruolo del genitore non si può delegare a nessuna istituzione, tanto meno alle Forze dell’Ordine”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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