“Un fatto incommentabile”, così ha detto il sindaco Elzo Severin alla notizia che la tomba di Mattia Battistetti, a due giorni dai suoi funerali, è stata profanata.
Ignoti hanno portato via i fiori lasciati sulla lapide dai parenti e amici del 23enne montebellunese morto sette giorni fa a causa di un carico di ponteggi del peso di 15 quintali che gli è rovinato addosso mentre si trovava al lavoro (qui l’articolo).
I suoi amici gli avevano lasciato anche una sigaretta, sparita anche quella. Un episodio che non tollera giustificazione e che il primo cittadino, Elzo Severin, che ha proposto di mettere nel cantiere che ricordi per sempre quanto è accaduto, ha commentato duramente: “E’ un fatto increscioso, incommentabile, che suscita sgomento e indubbia disapprovazione. Viene da chiedersi davvero dove sia finita l’umanità e, purtroppo, la speranza che questo periodo difficile causato dalla pandemia potesse renderci migliori, inizia a vacillare”.
“Non si comprende il senso di un’azione simile – continua il primo cittadino – che offende la memoria del giovane Mattia e l’immenso dolore della famiglia, degli amici e dell’intera comunità montebellunese”.
Non posso che rinnovare a nome mio e di tutta l’amministrazione – conclude il sindaco – la vicinanza alla famiglia Battistetti. Purtroppo il sistema di videosorveglianza non copre l’area in cui il giovane è sepolto ma mi auguro che gli autori di questo gesto si ravvedano, si assumano le proprie responsabilità e rimedino al terribile atto compiuto”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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Montebelluna, sfregio alla tomba di Mattia Battistetti. Il sindaco: “Dov’è finita l’umanità? Gli autori si ravvedano”

