Il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, e il responsabile della protezione civile locale, Antonio Netto, nei giorni scorsi hanno fatto visita al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna dove la protezione civile garantisce, all’interno di una tensostruttura, la prima fase del pre-triage (smistamento) dei pazienti che arrivano con sintomi che potrebbero essere riferiti al Coronavirus.
I due uomini sono stati accolti dal primario del pronto soccorso, Maurizio Sacher, e dal direttore, Marco Cadamuro Morgante, e sono stati condotti a fare una visita della struttura, che continua comunque a garantire il servizio per tutte le altre tipologie di emergenza.
Il primario ha presentato i medici e gli infermieri in servizio al sindaco, per un semplice saluto, e poi la visita è proseguita nella piattaforma dell’ex pronto soccorso, riattivata in questi giorni per gestire i codici bianchi in modo da ridurre la pressione dall’accesso al pronto soccorso principale.
Il dottor Morgante ha informato il sindaco delle 28 persone in reparto con il Covid-19 e 8 in terapia intensiva, anche se i casi hanno cominciato fortunatamente a scendere.
“Ho ringraziato il primario e tutti i suoi collaboratori – ha spiegato il sindaco Marzio Favero -, i medici e il personale infermieristico per il lavoro che stanno portando avanti e per le fatiche che hanno sostenuto e dovranno sostenere per gestire l’emergenza. Ho esteso il ringraziamento al dottor Morgante e a tutto il personale medico e paramedico dell’ospedale perché, anche durante l’emergenza, bisogna continuare a dare delle risposte a tutte le altre emergenze ed esigenze sanitarie che non sono venute meno. Dobbiamo essere tutti consapevoli che abbiamo la fortuna di godere di un servizio socio-sanitario di altissimo livello”.
“L’emergenza ci ha portato a gestire gli accessi al pronto soccorso dando priorità alla sicurezza – sottolinea Maurizio Sacher, primario del pronto soccorso -, attuando un’organizzazione complessa con locali e posti letto dedicati tanto in area verde che rossa, fino a rigenerare la vecchia piattaforma del pronto soccorso di Montebelluna. Nessuno si è mai tirato indietro, dimostrando un senso del dovere straordinario”.
“Parlo di tutto il personale del pronto soccorso – aggiunge – dei tecnici radiologi e degli altri specialisti del nostro presidio. Inoltre, è fondamentale riconoscere il ruolo della nostra protezione civile e della loro attività di pre-triage svolta con grande competenza per indirizzare i pazienti sospetti nei percorsi dedicati, svolti in sicurezza, per accedere alle cure in ospedale.
“In questa emergenza – conclude – lo spirito di collaborazione all’interno dell’ospedale si è cementato come non mai, facendoci sentire davvero una grande squadra. Un grazie di cuore al sindaco di Montebelluna per la sua visita che ci ha fatto molto piacere, soprattutto per il fatto di percepire una vicinanza autentica”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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