Parte la gara nel Mercato elettronico della Pubblica amministrazione (Mepa) per lo studio di fattibilità tecnico-economico del futuro teatro di Montebelluna, secondo la nuova definizione del codice degli appalti riferita al progetto preliminare.
Proprio per questo, la giunta montebellunese ha varato oggi, lunedì 3 febbraio 2020, una variazione di bilancio che sarà sottoposta alla ratifica del consiglio comunale.
Lo scorso mese di novembre il consiglio comunale di Montebelluna aveva approvato l’accoglimento della proposta di Intesa Sanpaolo del contributo di 5,5 milioni di euro per la realizzazione del teatro, insieme ad una contestuale variazione di bilancio di 80 mila euro per la progettazione preliminare.
Per arrivare alla gara, però, era necessario che gli uffici comunali predisponessero un documento preliminare di progettazione. La cifra degli 80 mila euro rimane a disposizione e si ritroverà nell’avanzo di amministrazione vincolato ad aprile.
Per anticipare le procedure, la giunta ha deciso di avviare un finanziamento anticipato per andare in gara sul Mepa con lo scopo di individuare lo studio di progettazione.
“Parte la nuova avventura della progettazione del teatro della città ad oltre 50 anni dalla chiusura di quello storico – spiega Marzio Favero, sindaco di Montebelluna – C’era un impegno che avevo assunto in consiglio comunale: quello di coinvolgere le minoranze e le associazioni della città. Il primo impegno è stato onorato con una commissione consiliare nella quale si è riflettuto sugli obiettivi da perseguire. Il secondo impegno ci vedrà convocare nei prossimi giorni le associazioni culturali della città al fine di coinvolgerle fin da subito nella riflessione sulle caratteristiche che dovrà avere il nuovo teatro di Montebelluna”.
“Appena individuato lo studio di progettazione – prosegue – sarà nostra cura riconvocare tutti i gruppi consiliari e le associazioni culturali per concordare con lo studio incaricato il percorso della progettazione che è opportuno sia partecipato da tutti gli interlocutori qualificati: da un lato le diverse forze politiche e dall’altro il mondo delle associazioni che esprime le istanze della società civile”.
“Il documento programmatico preliminare – conclude il sindaco di Montebelluna – riprende i temi che sono stati oggetto di discussione in consiglio comunale, ovverosia l’esigenza di avere una struttura contemporanea che comporti bassi costi di gestione e quindi sia in classe energetica A, sia resiliente ai diversi tipi di spettacolo e di pubblico e sappia coniugare le esigenze del teatro tradizionale con quello contemporaneo e di sperimentazione. Si tratta di un’operazione che va oltre le esigenze della sola città di Montebelluna e coinvolge l’intero bacino montebellunese, un’area di circa 80 mila abitanti”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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