Montebelluna, terzo caso di coronavirus in città, il sindaco Favero apre il Coc: “Evitiamo la sottovalutazione e i drammi”

Dopo i due casi di contagio da Covid-19 a Montebelluna, il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, a fronte di informazioni non corrette, ha reso noto al sindaco Marzio Favero che nel suo Comune sarebbero tre le persone contagiate.

I due casi già resi noti riguardano operatori della geriatria di Treviso e vanno ricondotti a tale cluster.

Il terzo caso, non riconducibile al cluster di Treviso, è stato messo sotto controllo e sono stati condotti tutti gli accertamenti necessari.

Il sindaco Favero già ieri sera ha provveduto ad attivare il Coc (Centro operativo comunale) della Protezione civile, secondo quanto previsto dalle misure operative di Protezione civile trasmesse dalla Regione del Veneto.

Tutte e tre le persone di Montebelluna – spiega il primo cittadino Favero – che si sono rivelate positive al Covid-19 sono state immediatamente attenzionate dall’Ufficio igiene dell’Ulss 2 e sottoposte alla profilassi del caso. L’attivazione del Coc risponde alle misure operative previste per la Protezione civile e che sono da attuare ai diversi livelli territoriali per la gestione dell’emergenza Covid-19”.

È il caso di evitare – prosegue -, come raccomanda il buon senso, i due estremi della sottovalutazione da un lato e della drammatizzazione esasperata dall’altro o della disinformazione che spesso avviene attraverso i social. Le nostre autorità sanitarie stanno lavorando con serietà e tempestività come dimostra il fatto che i primi casi registrati a Montebelluna sono già stati messi sotto controllo secondo le procedure previste dal protocollo medico”.

A tutti i cittadini – conclude – si raccomanda di seguire tutte quelle attenzioni precauzionali che sono state divulgate dal Ministero della Salute, dalla Regione, dai media e che si ritrovano riportate anche nel sito ufficiale del Comune di Montebelluna. Si tratta di misure semplici come tenere un metro di distanza dagli altri, la regola del “droplet”, lavarsi le mani di frequente e non frequentare luoghi con eccessiva concentrazione di persone, ect. In questo senso, tutti noi siamo chiamati a collaborare responsabilmente al contenimento della diffusione del Coronavirus”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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