Un’ora d’inferno quella di ieri sera, mercoledì 3 giugno 2020, quando un violento temporale ha scaricato su Montebelluna ben 74 millimetri d’acqua. L’emergenza meteo è rientrata intorno alle 23, lasciando dietro di sé non pochi problemi.
Due le zone più colpite: quelle nella zona di via Santa Caterina, nei pressi del canale Brentella che, a causa dell’eccezionale evento, è esondato, provocando danni in alcune delle abitazioni collocate a poca distanza dall’argine, una di queste si è ritrovata il piano interrato completamente allagato.
Attivato il Centro operativo comunale, per coordinare gli interventi di soccorso, sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco e la Protezione civile per svuotare il piano con l’ausilio delle autopompe con un intervento che si è protratto fino a questa mattina.
Sul posto, questa mattina, si è recato in sopralluogo anche il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero: “In primo luogo un ringraziamento doveroso alla Protezione civile e ai vigili del fuoco che hanno lavorato fin nel cuore della notte per risolvere i problemi e soccorrere i cittadini in difficoltà – ha detto il primo cittadino -. In secondo luogo, ormai purtroppo, è necessario fare i conti con fenomeni meteorologici inediti, concentrati nel tempo e nello spazio, conosciuti con il termine a-tecnico di bombe d’acqua. È una questione che si va riproponendo ovunque, e che viene associata al surriscaldamento globale. Di fatto si tratta di episodi che negli ultimi anni si sono susseguiti e rispetto ai quali, con tutta evidenza, le bonifiche non reggono. E’ un problema che suscita allarme perché non è pensabile né possibile modificare nel giro di poco tempo il reticolo delle vie d’acqua di deflusso e bonifica costruito da generazioni. La questione va discussa a livello politico generale e servono investimenti su larga scala”.
Tra via S. Caterina da Siena e via S. Gaetano lungo il canale Brentella è intervenuto tempestivamente anche il personale del Consorzio Piave per rimuovere il materiale trasportato in galleggiamento che ostacolava il deflusso delle acque in corrispondenza dei ponti del tratto: “L’entità della precipitazione – spiega il presidente del Consorzio Amedeo Gerolimetto -, che si è concentrata quasi esclusivamente nell’area urbana del centro, è stata di un valore assolutamente elevato ed incompatibile con le reti di scarico urbane”.
“Tutto il territorio del centro di Montebelluna è drenato da reti tubate che confluiscono nel canale Brentella in vari punti. Un afflusso troppo repentino e consistente, come quello verificatosi, non può che tracimare lungo le strade e quindi riversarsi nel canale che, pur essendo nato con funzioni irrigue, svolge ora le funzioni di collettore di scolo per l’intera area cittadina – sottolinea – Da diversi anni il Consorzio nei propri pareri idraulici prescrive la massima attenzione nell’osservare misure costruttive atte a scongiurare queste intrusioni d’acqua. Ancora una volta, questi eventi eccezionali mettono in risalto la fondamentale importanza da porre alle problematiche idrauliche e soprattutto la ricerca di risorse economiche consistenti finalizzate alla messa in sicurezza di un territorio ancora fragile sotto il profilo idraulico”.
Altra zona particolarmente colpita, è quella più a nord, nei pressi dell’ospedale cittadino (via Monte Valderoa) dove è sceso un grande quantitativo di fango proveniente da via Legrenzi e via Foresto e che in una abitazione ha provocato danni ad arredi ed ambienti: qui Contarina è ancora sul posto per provvedere alla pulizia.
Altri interventi, nel corso della notte e della mattinata hanno riguardato via Maso dove sono avvenuti alcuni piccoli allagamenti, via Buzzati dove sono scoppiati diversi tombini e sono intervenuti gli operai del Comune, così come in via Legrenzi ed in via Canova. Gli operai hanno provveduto anche alla rimozione della ghiaia in via Castellana ed in via Valbella e del ghiaione in Via Bongiovanni.
In via delle Alte ed in via Storta, allagata completamente, è intervenuta la Protezione civile che ha anche provveduto anche alla distribuzione di 422 sacchi di sabbia anti-alluvione mentre i Carabinieri, nella serata di ieri, sono intervenuti nei punti “caldi” per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico durante le operazioni di soccorso. In queste ore è in corso da parte degli operai comunali, la pulizia delle scoline intasate da rami e foglie in via Foresto e in via Rive.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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