Questa mattina è iniziata la fase di allestimento della strumentazione che posizionerà il monolite sotto la ferrovia a Montebelluna e che costituirà il sottopasso di via Piave.
Le strumentazioni installate sul grosso blocco di cemento a forma di parralelepipedo cavo (le cui dimensioni sono circa di 30 metri di lunghezza, 16 di larghezza e 8 di altezza), consistono in apparecchiature oleodinamiche (grossi martinetti idraulici) che spingeranno il monolite.
La prima fase consisterà in un avvicinamento all’area di scavo e potrebbe essere effettuata entro mercoledì 21 luglio.
La spinta vera e propria nel terrapieno sotto il sedime ferroviario e di conseguenza le prime fasi di scavo, avverranno martedì 27 luglio e dovrebbe concludersi al massimo in sei giorni.
I lavori vengono eseguiti dalla società Sis nell’ambito dei lavori per la Pedemontana Veneta, con subappalto all’Ati Brussi Superbeton.
Il sottopasso ferroviario di via Piave, a Montebelluna, se non si incontreranno difficoltà, potrebbe essere consegnato nei primi mesi del 2022.
Quella della spinta del monolite è una tecnica moderna ma ormai piuttosto diffusa nella realizzazione di gallerie e tunnel.
In sostanza il monolite, che pesa diverse migliaia di tonnellate, viene spinto nel terreno dai grossi martinetti idraulici, con una ruspa viene rimosso il materiale che si accumula all’interno e, al termine, il monolite sarà la struttura in cemento del nuovo tunnel.
(Fonte: archivio Qdpnews.it).
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