Muore a 65 anni di Covid capofamiglia rom, i famigliari lo vegliano nel parcheggio dell’ospedale da cinque giorni

L’obitorio di Montebelluna in una foto d’archivio

La morte del capofamiglia rom Muharem Salkanovic ha mobilitato comunità provenienti da varie parti d’Italia.

Decine di camper sono accampati nel parcheggio dell’ospedale San Valentino di Montebelluna, almeno un centinaio di persone sono arrivate per rendere omaggio al defunto.

La sua salma, nel pomeriggio di oggi lunedì 4 gennaio, è stata trasferita dall’ospedale al retrostante obitorio, presidiato da un ingente numero di carabinieri e poliziotti per sorvegliare la situazione. Muharem Salkanovic, appena 65enne, è morto per Covid la notte di Capodanno nell’ospedale montebellunese.

Tutto ha avuto inizio a metà dicembre scorso quando, proprio a Montebelluna, gli era stata riscontrata acqua nei polmoni, ma il tampone era risultato negativo.

Così era stato trasferito al San Giacomo di Castelfranco, da dove è stato dimesso il 23 dicembre. Tuttavia, a seguito di un tampone molecolare, compariva la sua positività al Coronavirus e veniva ricoverato al reparto Covid di Montebelluna. A detta dei suoi famigliari, in veglia al congiunto ormai da cinque giorni nel parcheggio dell’ospedale, l’uomo si sentiva piuttosto bene, poi la situazione è precipitata e il suo cuore ha smesso di battere.

E’ andato in ospedale per farsi curare e si è ammalato di Covid, poi la morte. E’ assurdo quello che è successo”, dice sconsolato uno dei figli di Muharem dalla sua auto parcheggiata davanti all’obitorio in attesa dell’arrivo della salma del papà che, domani mattina, lascerà l’ospedale per le esequie.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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