Tutto ha funzionato alla perfezione nella giornata inaugurale del nuovo punto tamponi ad accesso diretto del Distretto Asolo, aperto oggi, lunedì 28 settembre 2020, all’ex Velo di via Piave 55.
Ha ottenuto un buon riscontro in particolar modo il “modello mac-drive” impostato nella ex grande fabbrica di impianti per l’enologia, con due check-point in ingresso e l’effettuazione dei tamponi su due file senza scendere dall’auto all’interno di un lungo capannone. Alle 16 di oggi pomeriggio si erano registrati già oltre 700 accessi, con tempi di attesa non estremamente eccessivi, neppure nell’ora di punta che si è registrata alle 14.
Il nuovo centro tamponi è operativo dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 12 per gli under 18 e dalle 12 alle 19 per i maggiorenni, la domenica dalle 7 alle 13, con accesso indifferenziato. Resta attivo pure il Punto tamponi all’Ospedale di Castelfranco che nei giorni scorsi è andato al collasso, con code che si estendevano fin sulla provinciale (è aperto tutti i giorni festivi compresi, dalle 7 alle 13 solo per sottoporre a test bambini e ragazzi fino ai 14 anni).
Per le prime due settimane il nuovo centro di Altivole sarà supportato dalla Protezione civile, che ancora una volta dimostra di avere un ruolo insostituibile per la salute e la sicurezza dei cittadini. Sono impegnate le protezioni civili di tutta la fascia Pedemontana: Nervesa, Giavera, Volpago con due gruppi, Montebelluna, Radioamatori Montebelluna, Altivole, Maser Loria, gruppo Cinofilo La Marca di Caerano, il gruppo Atr di Maurizio Miotto di Valdobbiadene, San Zenone, Cornuda e Crocetta.
Al termine di queste due settimane l’Ulss sostituirà i volontari della protezione civile con personale di cooperativa che garantirà sorveglianza e servizio al centro per circa sei mesi.
“Questa mattina abbiamo accolto tantissimi genitori con bambini”, racconta Antonio Netto, responsabile della protezione civile di Montebelluna, impegnata oggi con sei volontari per turno che diventeranno quattro nei prossimi giorni.
Prima di recarsi al centro è importante che ognuno disponga di un’impegnativa del medico.
“Non si è verificata la congestione di accessi che ha causato anche grandi problemi al traffico come a Castelfranco Veneto nei giorni scorsi. L’area è molto grande e il percorso a zig-zag realizzato nell’ampio piazzale, che può contenere fino a 1300 auto contemporaneamente, è stato molto efficace. Nel primo pomeriggio, ora di maggior afflusso, le auto impegnavano circa metà piazzale” spiega Netto.
All’ingresso, per chi arriva, ci si trova di fronte a un primo check-point, dove viene consegnata una scheda da compilare con i propri dati e un questionario. Al termine della fila vi è un secondo chek-point dove vengono raccolti i dati sensibili di chi effettua il tampone, caricati sul sistema informatico dell’Ulss e viene consegnata una fascetta da apporre sulla fiala. Si entra quindi in un capannone dove, su due file differenti, si effettua il tampone senza neppure scendere dall’automobile.
“Il flusso maggiore – prosegue Antonio Netto – lo prevediamo domenica, quando tutti sono a casa da lavoro o da scuola. Siamo pronti anche ad affrontare un elevato flusso, nel qual caso possiamo contare sul supporto delle polizie locali di Montebelluna e Altivole e sul Comando carabinieri di Montebelluna. Al Comune di Altivole è arrivato il sostegno da parte di tutti i sindaci della Pedemontana per affrontare questa emergenza. Il Comune di Montebelluna ha messo a disposizione transenne e altro materiale, grazie alla disponibilità del sindaco Marzio Favero. L’Ufficio tecnico dell’Ulss ha predisposto i percorsi per evitare le code”.
Un altro super lavoro per la Protezione civile dell’area pedemontana che il 17 ottobre prossimo sarà impegnata, con ben 80 volontari, a garantire il buon svolgimento della tappa del Giro d’Italia da Conegliano a Valdobbiadene, grazie a un accordo tra il sindaco di Montebelluna e della Prefettura di Treviso.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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