Nuovi strumenti per il controllo sulla qualità dei servizi. Area “Tre Pini” verso l’acquisizione

I cittadini di Montebelluna sono soddisfatti dei servizi erogati dal Comune? Se n’è parlato nel consiglio comunale dello scorso lunedì 29 luglio, quando il consigliere comunale Davide Quaggiotto dei Democratici per Montebelluna ha acceso i riflettori su questo tema durante la discussione sulla modifica del regolamento del sistema dei controlli interni.

“C’è un’integrazione interessante – ha detto Quaggiotto – e mi riferisco all’articolo 9 che si intitola ‘Il controllo sulla qualità dei servizi‘. Riteniamo sia utile dotarsi di strumenti che lavorino sul feedback dei cittadini. Chiediamo se il sindaco o l’amministrazione hanno già in mente quali strumenti adottare per quanto riguarda i problemi di manutenzione, al di là della pagina che c’è nel sito del Comune, dove si possono fare segnalazioni che non ricevono sempre risposte”.

L’assessore Lucrezia Favaro ha risposto che il Comune sta già effettuando dei controlli a campione sulla qualità dei servizi offerti, come nel caso del questionario sulla qualità dei servizi resi dall’asilo nido.

Il consigliere comunale Loreno Miotto dei Democratici per Montebelluna ha evidenziato che il questionario sull’asilo nido si fa da diversi anni e che la parte delle segnalazioni nel sito del Comune continua a non funzionare.

Rispetto al controllo sulla qualità, il segretario comunale Stella Bagliolid ha detto che è il momento di dotarsi delle carte dei servizi.

In merito ai questionari di gradimento, il consigliere comunale Silvio Tessari ha proposto di partire dai servizi dell’edilizia privata per comprendere quale percezione abbiano i montebellunesi.

Nel consiglio comunale è stata approvata la convenzione di segreteria tra i Comuni di Montebelluna e di Caerano di San Marco.

Infine, si è discusso degli ambiti di perequazione numero 3 zona c2. 5F/1 e N38 – zona c2. 3/5 modifiche ai vincoli al trasferimento ai sensi del comma 1, articolo 19 delle norme tecniche operative del Piano degli Interventi.

“Siccome è una questione che si protrae da decine d’anni – ha detto il sindaco Adalberto Bordin -, questo atto è prodromico all’acquisizione dell’area ‘Tre Pini‘ come area pubblica. Non mi sembra una cosa da poco vista la maggiore sensibilità nei confronti di percorsi verdi e della natura”.

Il dottor Gerry Boratto, dirigente del settore Governo e sviluppo sostenibile del territorio del Comune di Montebelluna, ha fornito alcuni dettagli tecnici sull’area “Tre Pini”.

Il consigliere Pietro Dal Zotto dei Democratici per Montebelluna ha ricordato gli interventi del passato per salvaguardare l’area, mettendo un freno alla possibilità edificatoria.

“Ben venga che si chiuda la partita – afferma Dal Zotto -, chiaramente è un onere che da Biadene viene scaricato a Guarda (sull’area di via Feratine). Si prende questo onere proprio per il pasticcio fatto quando è stato suddiviso il Piano di Lottizzazione, non dividendo equamente la ripartizione perequativa. Il pasticcio è stato fatto dopo, non 21 anni fa”.

Considerando la partenza di una lottizzazione molto grande a cavallo di via Confine, il consigliere comunale Francesco Bortignon del gruppo Insieme per Montebelluna ha consigliato di ragionare su un disegno che sia funzionale all’ottenimento di un’unica area verde.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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