Nuovo teatro di Montebelluna, ViTre vince la gara per la progettazione, a breve incontri con associazioni culturali

Inizia a delinearsi l’iter per la realizzazione del nuovo teatro di Montebelluna. Ieri, mercoledì 13 maggio 2020, la commissione di gara composta dal dirigente comunale Pierantonio De Rovere, Paola Bandoli e Lodovico Mazzero ha proceduto all’affidamento della progettazione all’unica offerta valida rimasta nel bando che era stato indetto a inizio anno.

Si tratta dello studio di progettazione ViTre Studio di Vicenza che ha già progettato un teatro a Pergine Valsugana (Trento) e sta progettando quello di Amatrice. La scadenza era fissata per il 16 marzo, ieri l’apertura dell’unica busta rimasta dopo aver escluso per un vizio di forma un’altra offerta.

ViTre Studio, che conta su un team di una ventina di professionisti, ha proposto un ribasso d’asta del 30% con una riduzione di circa 18mila euro rispetto ai 58mila euro di base d’asta e una riduzione nei tempi di progettazione del 20% con 36 giorni proposti rispetto ai 45 giorni stabiliti in gara.

Ora ci saranno le verifiche e, in caso di esito positivo, lo studio potrebbe presentare il progetto tra fine giugno e inizio luglio.

La nuova struttura che sorgerà dall’abbattimento dello stabile dell’ex tribunale di piazza Negrelli. sarà realizzata in forma di teatro sociale e avrà una capienza di circa 400 posti, balconata a tre livelli in un edificio che si svilupperà su una superficie coperta tra i 1000 e i 1200 metri quadri.

Come è noto, il nuovo teatro viene costruito grazie al contributo di 5,5 milioni di euro da parte di Banca Intesa attraverso il credito d’imposta reso possibile dalla legge cosiddetta Art Bonus.

“Fa piacere constatare – commenta il sindaco Marzio Favero che questo teatro lo ha fortemente voluto – che ad essersi aggiudicata la progettazione preliminare sia uno studio che si è già occupato di teatri, ed in particolare mondo, mi ha spiegato il dirigente, del tema della torre scenica che è cruciale per avere una struttura davvero funzionale”.

Nei prossimi giorni partiranno anche tutta una serie di incontri tra i consiglieri comunali e i presidenti delle associazioni montebellunesi, coordinati dall’assessore alla cultura, Debora Varaschin, e dalla presidente della commissione cultura Silvia Pontini.

Questo lavoro servirà per raccogliere i “desiderata” delle varie associazioni e giungere a una sintesi. Non solo, diventa propedeutico per pensare alla futura composizione della Fondazione che gestirà il teatro.

“Come si ricorderà – sottolinea Favero – avevamo già promosso un incontro con le associazioni culturali e sociali della città per confrontarci sulle caratteristiche del futuro teatro che però abbiamo dovuto annullare a causa delle norme previste nei Dl e nei Dpcm che si sono succeduti e che hanno imposto fra le misure di sicurezza anche il divieto di aggregazione”.

“La sfida è importante – conclude -: si tratta di restituire il teatro alla città a 50 anni di distanza dalla chiusura dell’unico che ha avuto e proprio l’isolamento che abbiamo conosciuto in modo forzato in questi due mesi, credo possa alimentare in tutti il desiderio di pensare ad un futuro ove sarà possibile ritrovarsi e riconoscersi tra cittadini sia nei locali pubblici, che auspichiamo siano riaperti a brevissimi, sia in un nuovo luogo della cultura utile a rinsaldare i vincoli dei rapporti di comunità”.

Se, come previsto, il progetto preliminare sarà presentato all’inizio dell’estate, il Comune dovrà poi indire la gara per il progetto definitivo e, se non dovessero insorgere grossi intoppi, con l’inizio anno partirà il cantiere per la demolizione dell’ex Tribunale.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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