Oggi si conclude la “campagna elettorale” per le consultazioni del centrosinistra, il programma dei tre candidati

Continua il tour dei candidati alle consultazioni del centrosinistra dopo gli incontri svolti a Biadene, a San Gaetano e a Contea ieri sera. I candidati Claudio Franco, Ilaria Torresan e Loreno Miotto, della coalizione Montebelluna Insieme, saranno questo pomeriggio in centro città alle 17.45 da Adenaco, sotto la Loggia, per concludere la campagna elettorale per le consultazioni con un aperitivo aperto al pubblico.

Gli incontri svolti sono stati molto partecipati – sottolinea il coordinatore della coalizione, Lucio De Bortoli e le problematiche evidenziate dai cittadini sono state l’assenza delle manutenzioni, lo scarso coinvolgimento dei quartieri, la mancanza di spazi per i giovani, per le associazioni di volontariato e per quelle sportive. Inoltre sono state indicate alcune priorità: la creazione di percorsi ciclopedonali, la salvaguardia dell’ospedale e l’adozione di un metodo di governo della città che renda i cittadini protagonisti”.

Abbiamo chiesto ai tre candidati quali saranno le loro priorità se dovessero essere eletti a sindaco della città.

Credo che sia necessario – sostiene Ilaria Torresan – cogliere la sfida che questo tempo così difficile ci ha messo davanti e trasformarla in un’opportunità per ridisegnare le priorità della nostra città. La politica non ha bisogno di egocentrismi da prime donne. Occorre fare squadra e guardare oltre, con gentilezza e fermezza. Occorre in primis declinare l’agenda politica in chiave sostenibile; questa parola, sostenibilità, suona molto spesso come uno slogan vuoto, usato a vanvera sia a destra che a sinistra per far finta di avere buoni propositi, che poi di fatto non si traducono in niente di concreto e vantaggioso per le persone e l’ambiente”.

La crisi climatica è realtà tangibile e non possiamo permetterci di perdere tempo, né di ripartire con i paradigmi attuali – prosegue Torresan -, ma va trasformata in una risorsa per creare nuovi posti di lavoro, e conseguentemente, maggior benessere per la città e i suoi abitanti. Occorre recuperare il concetto di cura della propria città: Montebelluna offre molto, ma ha bisogno di progettualità ad ampio respiro per quanto concerne la fruizione degli spazi comuni e degli spazi culturali e sportivi, lavorando a stretto contatto con le associazioni locali”.

“Ci vuole inoltre occhio di riguardo per la mobilità della città, che va ripensata in chiave ecologica – conclude Torresan -. Credo che sia necessario puntare a far sentire i cittadini più partecipi; la cittadinanza attiva va insegnata fin da bambini, nelle scuole, ancora una volta con progettualità ad ampio raggio, non con esperienze isolate. Prendersi cura del proprio ambiente di vita e delle persone che lo abitano, portare il proprio contributo concreto nella comunità, sono tutte pratiche che creano un senso di appartenenza nelle persone, e che generano meccanismi virtuosi fondamentali per portare in città benessere diffuso e concreto. Sono fermamente convinta che dobbiamo tornare a una vita a misura d’uomo; non vanno sostenute le colate di cemento su larga scala, ma semmai le piccole realtà locali, i negozi di quartiere, incoraggiando parimenti l’adozione di nuove pratiche quali la vendita di prodotti sfusi e alla spina. Sono piccoli segnali, ma fondamentali per iniziare a tracciare un cambio di rotta”.

Costruire una collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione a tutti i livelli – dice Claudio Franco – per capirne le esigenze e le priorità. Dare voce e supporto ai quartieri per fare in modo che le risorse non siano solo per il centro o per quelle opere che danno lustro. Dare priorità a tutte le manutenzioni in generale a 360°, ma soprattutto alle scuole. Dare supporto ai commercianti nel post-pandemia, collaborando con le associazioni di categoria per immaginare e costruire il commercio del futuro. Dare supporto per il rilancio dello Sportsystem e di tutte le attività economiche in generale, che hanno reso Montebelluna famosa nel mondo, oltre ad aver creato ricchezza e lavoro, incentivando centri e corsi di formazioni per l’ingresso dei giovani nelle aziende”.

“Sviluppare infrastrutture che possano incentivare la mobilità sostenibile: Colonnine di ricarica auto, moto e bici elettriche, piste ciclabili, educazione all’uso dei mezzi ecologici come la bicicletta – conclude Franco -. Efficientamento energetico per un vero risparmio economico oltre che per una Montebelluna sostenibile. Incentivazione delle comunità energetiche per un maggior federalismo energetico”.

Montebelluna deve pensare in positivo – è il pensiero di Loreno Miotto -. Questa è la grande sfida che ci attende tutti dopo questo periodo segnato dalla pandemia dove abbiamo percepito fragilità, paura, ansia, incertezza. Montebelluna ha in sé potenzialità e risorse che vanno percepite, riconosciute, accolte, valorizzate. E’ il tempo della responsabilità: individuale e sociale. La politica certo deve fare delle scelte chiare, ma attraverso l’ascolto e la condivisione. In questi anni i quartieri non sempre sono stati ascoltati e spesso non sono stati coinvolti nei processi decisionali”.

“E’ arrivato il tempo di costruire dei patti di collaborazioni dove i quartieri (ed anche con le associazioni/enti) partecipino attivamente al futuro di Montebelluna – prosegue Miotto -. Tutte le realtà associative impegnate nel campo economico, sociale e culturale devono diventare interlocutori privilegiati ed attivi nella vita della Città. Dobbiamo insieme riscoprire il nostro essere comunità valorizzando le grandi risorse del volontariato, con un’amministrazione che sa coordinare e mettere in atto le migliori soluzioni per riscoprire il nostro appartenere ad una comunità. Non un’amministrazione che pone ostacoli o veti, ma che sia in grado di interloquire in maniera corretta”.

E’ il tempo della cura alle persone. In primo luogo attenzione a chi è il nostro futuro: i bambini e i ragazzi, i giovani – conclude Miotto -. Montebelluna deve dare a loro un immagine di vitalità valorizzando non solo le attività nelle scuole, ma anche offrendo spazi d’incontro per lo sport, l’animazione, la valorizzazione dell’espressione giovanile. Cura per le famiglie, per le coppie giovani, per le situazioni di fatica e fragilità anche per dare il proprio contributo per affrontare il tema della crisi demografica. Cura per gli anziani, che significa ripensare alle politiche sociali in un’ottica di inclusione, prossimità e solidarietà. Altri temi quali l’attenzione all’ambiente, la cura del paesaggio, un serio piano di piste ciclabili, la manutenzione dei luoghi sensibili, la cura del verde pubblico saranno nella nostra agenda. Tutto questo lo faremo insieme, in squadra uniti e non divisi”.


(Foto: Coalizione Montebelluna Insieme).
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