Partirà da Montebelluna una nuova condotta irrigua che eliminerà le tradizionali canalette. Presentazione pubblica il 6 settembre

Sarà lunga circa 9 km la nuova condotta irrigua che partirà dal Canale Caerano nei pressi del cimitero di Montebelluna e porterà l’acqua ai campi della zona sud di Vedelago tra Fossaluga, Cavasagra e Casacorba.

Il Consorzio di bonifica Piave ha avviato la procedura autorizzatoria unica di Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione Incidenza Ambientale per questo progetto che mira, secondo le normative comunitarie, a ridurre il prelievo di acqua dai fiumi e ad eliminare i sistemi di trasporto con le canalette, preferendo quelli a pioggia con punti di prelievo diffusi lungo la futura rete di tubazioni.

“Il progetto – come si legge nella relazione introduttiva – consiste nella realizzazione delle opere di trasformazione irrigua con eliminazione del sistema di irrigazione a scorrimento e sua sostituzione con il sistema di irrigazione a pioggia mediante la realizzazione di una rete di acquedotto costituita da un’opera di presa in comune di Montebelluna, una rete di adduzione che si svilupperà nei territori dei Comuni di Montebelluna, Trevignano e Vedelago e una rete di distribuzione nel Comune di Vedelago alla quale saranno collegati i punti di consegna (idranti)“.

Il valore complessivo degli interventi è di 24 milioni di euro; le opere si estenderanno su circa 2200 ettari per una lunghezza di 120 km totali. Gli espropri necessari riguardano un’area di circa di 6100 metri quadri.

“Il risparmio idrico garantito dalla riconversione – scrive ancora il Consorzio – rappresenta un importante beneficio in quanto potrà essere rilasciato dalla presa di Fener direttamente al Piave incrementando la portata presente nel fiume. La conversione alla pluvirrigazione del territorio comporta dei benefìci ambientali legati alla riduzione del dilavamento dei nutrienti, quindi alla qualità delle acque superficiali e di falda, e benefìci economici per le aziende in termini di produttività e di riduzione dei costi di produzione. Per quanto riguarda il paesaggio, i nuovi manufatti, in gran parte interrati, non determineranno uno scadimento nella percezione dei luoghi“.

A Montebelluna, dove il canale Caerano è semi pensile, l’opera di presa sarà realizzata all’interno di un terrapieno alla stessa quota della sommità arginale del canale. Nascerà anche una vasca di laminazione di 5000 metri cubi, con la profondità di due metri, che avrà il compito di prevenire episodi di allagamenti che hanno interessato la zona in caso di piogge abbondanti.

La nuova tubazione, sfruttando prevalentemente la sola forza di gravità, proseguirà in zona agricola verso Zapparè, lambendo il territorio comunale di Trevignano, superando la ferrovia e la Superstrada Pedemontana; qui l’opera, che nel primo tratto avrà un diametro di 1500 mm, si ricongiungerà all’esistente canale secondario per poi alimentare il nuovo reticolo di tubazioni in Comune di Vedelago.

Per l’esecuzione degli interventi si stima un periodo di 3 anni, partendo con l’opera di presa a Montebelluna, la posa della linea adduttrice e di una parte della rete di distribuzione.

Eventuali osservazioni, esclusivamente in forma scritta, dovranno essere inviate entro il 19 settembre agli uffici della Provincia di Treviso. Lunedì 6 settembre alle ore 17 il Consorzio presenterà pubblicamente il progetto in forma telematica.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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