“Last minute planet tour. Turismo nell’era del cambiamento climatico” è il titolo della mostra fotografica di Marco Zorzanello inaugurata ieri nella Sala Mostre del MeVe – Memoriale Veneto della Grande Guerra a Biadene.
La mostra è promossa dal Comune di Montebelluna e dai servizi culturali della città (Museo Civico, MeVe, Biblioteca e Ufficio Cultura), in collaborazione con CombinAzioni Festival.
L’iniziativa si inserisce coerentemente nell’ambito delle attività legate all’educazione ambientale e alla sostenibilità portate avanti dai servizi culturali del Comune, a partire dalla mostra “Futuro Agenda 2030” (dedicata agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile) allestita negli spazi del Museo Civico.
Presenti all’inaugurazione, oltre al fotografo Zorzanello, anche il sindaco Adalberto Bordin, l’assessore al turismo e all’istruzione Debora Varaschin, Monica Celi, responsabile dei servizi culturali del Comune di Montebelluna, Ermes Pozzobon per CombinAzioni e altre persone che hanno collaborato a questo progetto.
“Last Minute Planet Tour” è una mostra fotografica che conduce i visitatori in un lungo viaggio, da una parte all’altra del mondo, attraverso località turistiche rinomate che non sono però escluse dalla realtà del cambiamento climatico.
“Questa realtà non è un fenomeno nuovo – spiegano gli organizzatori -. Già nel 1896, lo scienziato svedese Svante Arrhenius stabilì un nesso causale tra la combustione dei combustibili fossili e l’aumento dei livelli di anidride carbonica, con conseguente innalzamento della temperatura atmosferica. Il nostro pianeta si trova attualmente in una fase naturale di riscaldamento (fasi alternate di riscaldamento e raffreddamento sono sempre esistite nella storia della Terra), ma l’uomo sta accelerando tale processo”.
“Mentre la regione dell’Hindu-Kush-Himalaya – continuano -, spesso conosciuta come il ‘Terzo Polo’, è minacciata dalla crisi climatica, l’Alaska registra livelli di calore senza precedenti e il caveau sotterraneo delle Svalbard, situato tra la Norvegia e il Polo Nord e che funge da più grande deposito di semi del mondo, sente i primi effetti dell’aumento delle temperature; a Mauna Loa, nelle Hawaii, la concentrazione di particelle di anidride carbonica nell’aria ha raggiunto le 411 parti per milione, il livello più alto degli ultimi 800 mila anni”.
Le 30 foto presenti nella mostra, nelle sezioni Deserto, Neve, Oceano, ed Iceberg, raccontano di realtà che faticano ad adattarsi ad un nuovo corso del clima, ma offrono anche spunti sulla grande sfida che aspetta l’umanità del prossimo futuro: l’adattamento alla crisi climatica.
“Se da un lato le immagini svelano – concludono gli organizzatori -, con un velo di ironia, le difficoltà di un mondo del turismo alle prese con la mancanza di neve nelle Alpi, la desertificazione avanzante sulle rive del Mar Morto, l’innalzamento del livello degli oceani alle Maldive e la presenza di iceberg sempre più grandi e numerosi in Islanda e Groenlandia, dall’altro invitano lo spettatore alla ricerca di possibili soluzioni”.
La mostra “Last Minute Planet Tour”, parte di un progetto fotografico ad ampio raggio, pubblicato in più di 40 magazine di tutto il mondo e presentato nei maggiori festival italiani ed europei, sarà esposta a Parigi nel settembre 2023.
Per questo progetto il fotografo Zorzanello ha viaggiato in sette diversi Paesi, realizzando un corpus di oltre 150 foto, per il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Yves Rocher Photography Award.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
Qdpnews.it