Non hanno badato a spese tanti trevigiani per il cenone dell’ultima sera del 2020: questo il dato che arriva da molte gastronomie dell’Alta Marca Trevigiana che hanno sottolineato come la chiusura dei ristoranti, oltre alla zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, abbia prodotto un incremento di lavoro per tutte le attività specializzate nella vendita di prodotti alimentari.
Da Vittorio Veneto a Montebelluna, passando per Valdobbiadene e Pieve di Soligo, le gastronomie, i supermercati e i negozi di alimentari sono stati letteralmente presi d’assalto e, nonostante le incertezze del periodo, in molti non hanno voluto rinunciare a una ricca cena per l’ultima sera del 2020, un anno segnato dall’emergenza Covid.
Le gastronomie hanno risposto a questo fenomeno organizzandosi con ingressi contingentati, incentivando le prenotazioni e invitando i clienti al “ritiro programmato” delle pietanze che faranno bella mostra di sé sulle tavole dei trevigiani.
Per il cenone di fine anno non potranno mancare gli antipasti di pesce come le capesante, l’aragosta, l’astice, il salmone e l’insalata di piovra.
Ricchissima la proposta per i primi con tortellini, ravioli, pasticcio di carne o di verdure per i vegetariani e molte altre specialità territoriali che anticipano i secondi dove domina incontrastato il cotechino con le lenticchie anche se in molti non rinunceranno al goloso cappone.
C’è chi si sbizzarrirà con i contorni, i salumi e i formaggi, serviti con mostarde fatte in casa o salsine sfiziose, senza dimenticare il panettone o il pandoro, i classici dolci di questo periodo, e la frutta secca.
Non mancheranno le bollicine nostrane o straniere e, nonostante la crisi di questi mesi con la chiusura di bar e ristoranti, regge anche il mercato che riguarda il Prosecco Superiore Docg di Conegliano e Valdobbiadene.
Molte gastronomie hanno preparato da tempo i menù per il cenone di fine anno, condiviso anche nei social con immagini e consigli sulla preparazione delle pietanze e sull’abbinamento dei vini.
In queste ultime ore i trevigiani completeranno gli acquisti di prodotti alimentari e inizieranno a cucinare, alcuni solo a riscaldare i piatti già pronti, per non deludere nessuno per una festa che quest’anno assumerà un valore molto particolare.
Continuerà il servizio di asporto per i ristoranti fino alle ore 22 oltre alla possibilità delle consegne a domicilio. Diverse le ordinanze che vietano i botti nei Comuni della Provincia di Treviso e nessuna festa all’aperto per evitare qualsiasi tipo di assembramento.
Le famiglie si ritroveranno a festeggiare in casa nel rispetto delle limitazioni imposte dall’ultimo decreto legge del governo Conte: non è consentito ospitare più di due persone non conviventi che, in ogni caso, dovranno rientrare nelle loro abitazioni entro le 22 oppure trattenersi a dormire, aspetto che naturalmente è fortemente sconsigliato.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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