Presentati i progetti di rigenerazione urbana ideati dagli studenti dell’Università di Padova per cinque aree dismesse della città

Nella mattinata di sabato 3 dicembre, in occasione dell’evento “Montebelluna e la città del futuro. Visioni di rigenerazione urbana”, sono stati presentati i progetti di rigenerazione urbana ideati dagli studenti dell’Università degli Studi di Padova per 5 aree dismesse della città: Ex Montecatini, Officine Boranga, Tessitura Monti, Filatura Gioppo e Maglio Celato.

Si tratta di idee risultato della collaborazione tra il Comune di Montebelluna e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale (I.C.E.A.) dell’Università degli Studi di Padova nell’ambito del progetto, curato dai professori Enrico Pietrogrande e Alessandro Dalla Caneva, dedicato alla rigenerazione urbana delle attività industriali dismesse con caratteri storici peculiari.

Al convegno è intervenuto da remoto l’architetto Dionisio Vianello che ha ricordato ai presenti il gran lavoro di riqualificazione urbana iniziato 30 anni fa e che, con la crisi del 2008, ha subito uno stop.

Un intervento è stato fatto anche dall’urbanista Fernando Lucato, che ha portato ai presenti un’analisi sull’urbanizzazione di Montebelluna raccontandone il cambiamento avvenuto negli ultimi 150 anni, in particolare per quanto riguarda le attività produttive portando un confronto con il territorio Veneto e la normativa che lo regola.

“Questo appuntamento – commenta il sindaco Adalberto Bordin – conclude idealmente l’anno di celebrazioni promosse dal Comune per celebrare i 150 anni della nascita della Montebelluna contemporanea. Un anno fa mai avremmo immaginato di poter offrire alla comunità, grazie alla disponibilità e all’intraprendenza delle associazioni e delle realtà locali, tanti spunti e occasioni per celebrare questa ricorrenza con eventi e iniziative quantitativamente e qualitativamente eccezionali”.

“Una città – continua -, quella di oggi, che è il riassunto di quella scelta urbanistica visionaria presa dai nostri predecessori un secolo fa, che destinarono alle piazze ben 16.800 metri quadri ma anche della più recente sfida (riuscita) di pedonalizzare il centro dando vita al cosiddetto Progetto Arcipelago. Solo dieci anni fa nessuno avrebbe immaginato che Montebelluna potesse avere un nuovo volto. Oggi, invece, non potremmo più fare a meno di un centro a misura d’uomo, costantemente popolato di persone e di eventi in tutte le stagioni, in particolare proprio per questo prossimo Natale per il quale è stata programmato un palinsesto senza precedenti”.

Area Ex Montecatini

Nuovo polo universitario (Alessandro Borgato, Alice Trovò, Davide Sesso e Federico Rossi): in questo progetto le vecchie industrie chimiche lasciano spazio ad un nuovo polo universitario, studiato in modo tale che ogni spazio sia funzionale alla vita dello studente.

Centro start-up e accademia di musica-danza (Gaia Contin, Federico Ferro, Giovanni Ieva e Ane Vårin Flå): il progetto è caratterizzato dal recupero edilizio dei due grandi edifici che ospitavano gli stabilimenti Motedison per ricavare al loro interno un centro per le sedi di nuove start-up e una accademia di musica e danza, con aggiunta di altri servizi e di un nuovo fabbricato adibito ad ostello.

Residenza per anziani e complesso per abitazioni e uffici (Nikoland Bonjako, Luca Giacomo Invidiato, Rossana Martignon e Carlotta Zaramella): in questo progetto i volumi dell’ex stabilimento Montecatini saranno principalmente destinati a residenze per anziani, abitazioni e uffici.

Un nuovo polo per la musica (Francesca Benedetto, Beatrice Di Rosa, Paola Meneghetti e Lorenzo Tavano): il progetto è la definizione di un complesso architettonico avente come fulcro la musica.

In particolare, è stato deciso che gli edifici ospitino un edificio amministrativo-dirigenziale, una scuola di musica, un auditorium, un luogo di ristoro e un ostello.

Nuovo centro polivalente (Anibri Majedouline, Costanza Tarantello, Luca Bassi e Carlotta Toniato): la finalità a cui mira il progetto è quello di definire un luogo dove tutti gli abitanti della città e delle zone più vicine possano ritrovarsi, dando così spazio alla comunità.

Riqualificazione dell’area dismessa, parte sud (Davide Avogaro, Ygor Fasanella, Matteo Pasqualetto e Veljko Drazilovic): il progetto prevede di creare un centro culturale composto dallo spazio museale che può essere dedicato alla storia dello sviluppo industriale della città, da una palestra, dalla scuola di danza, ristorazione, inclusi spazi per uffici e attività commerciali pertinenti.

Centro sportivo e ostello, area sud (Vittoria Jonesti, Federica Verno e Biancamaria Zanini): l’intervento prevede di utilizzare l’area libera a sud degli stabilimenti dismessi Montecatini per la nuova costruzione di un centro sportivo e un ostello, uniti da una piazza comune.

Ex Officine Boranga, progetto di riqualificazione (Valeria Bonan, Emma Grandotto e Luca Mattiello): l’idea che sta alla base del progetto ruota attorno al concetto di corte e l’edificio vincolato viene posto al centro di un grande spazio perimetrato da edifici con funzioni diverse.

Centro enogastronomico – Boranga (Valentina Melillo, Francesco Russo, Francesca Schneider e Luca Tosolini): ospitare le attività di supporto al turismo sportivo e un’area progettata per le attività di supporto al turismo enogastronomico.

Centro musicale nell’area (Lara Bianchin, Giulia Bortolotto, Caterina Miolo e Diletta Romagnolo): dar vita ad un complesso che si ponga ad integrazione del vicino centro per lo sviluppo della cultura della musica Esse Music Store, che si occupa della vendita degli strumenti musicali, della fornitura dell’assistenza tecnica, dell’organizzazione di concerti e workshop.

Centro di formazione nell’area industriale (Matteo Pavan, Fabio Scattolin e Giovanni Zenere): l’obiettivo del progetto è quello di trasformare l’area dismessa delle officine Boranga in un centro di formazione sulle tecniche artigianali della lavorazione del ferro.

Filatura Monti; Polo museale con ostello (Francesca Beggio, Chiara Chittolina, Francesca Madorno ed Eleonora Piscopello): costruzione di un polo museale e artigianale, integrato con attività turistico-ricettiva, al fine di diventare un punto di riferimento per la vita cittadina e un’attrazione per lavoratori e turisti.

Proposta progettuale per un centro studi sulla moda (Beatrice Buffoni, Rita Canessa ed Elisabetta Panciera): riqualificazione dello stabilimento Monti per ricavare un centro studi sulla moda e del tessuto, nello specifico delle calzature; incluso un convitto per studenti e altri servizi.

Riqualificazione dell’area (Federico Diddoro, Alessia Ferron, Francesca Giuliani e Sara Venier): mantenimento dei due edifici vincolati attestati sulla strada principale e loro trasformazione in un mercato coperto ispirato ai modelli spagnoli e in un coordinamento di loft tra loro giustapposti costruzione ex novo di un secondo, minore complesso di ambienti loft in posizione indipendente, costruzione di un bar-ristorante che si sviluppa intorno alla ciminiera che si intende valorizzare; inserimento di orti urbani su vasche rialzate che creano un percorso verde sensoriale e funzionale.

Polo culturale e area mercato (Angelica Cogo, Ilenia Gatti, Alexandra Joita e Giulia Moro): il progetto prevede di mantenere la struttura originaria della ex filatura e l’organizzazione di uno spazio a verde inteso come luogo di incontro per la comunità.

Progetto di riqualificazione (Rrzearta Agasi, Simone Galimberti, Alessandro Sabatelli e Giacomo Simonato): valorizzazione delle attività umane locali che rischiano di non trovare più luoghi dedicati, l’inclusione dei giovani e lo sviluppo del mercato del lavoro.

Ex Filatura Gioppo, Polo ricettivo (Anna Faccioni, Sara Gaio, Marco Schiavo e Arianna Sergio): l’idea di progetto è quella di demolire l’esistente e ricostruirlo mantenendone alcuni elementi caratteristici.

Centro polifunzionale (Giacomo Bressan, Sofia Marigo e Sofia Ruzzon): il progetto è focalizzato sulla riqualificazione dello stabilimento dismesso della filatura Gioppo con la realizzazione di un centro polifunzionale per attività artigianali, laboratoriali di formazione, museale-espositiva e turistico-ricettive.

Proposta di intervento a Pederiva (Matteo Bottaro, Giacomo Maule, Vittorio Mazzon e Andrea Zamborlini): il progetto prevede la conversione a piccolo complesso commerciale di quattro negozi, otto unità residenziali e un bar-ristorante.

Polo enogastronomico (Eros Baruzzo, Pierandrea Donegà, Lorenzo Filippi e Antonio Zagaria): l’idea di progetto è quella di creare un polo enogastronomico nell’area dell’ex filatura Gioppo con una cantina, con l’annessa area di degustazione, le aule in cui potrebbero tenersi corsi di formazione e aggiornamento dell’Associazione Italiana Sommelier (A.I.S.) e il ristorante.

Area industriale di via dei Celato a Biadene – Pederiva; Centro per anziani (Fabio Antonini, Leonardo Boschetti, Eleonora Carcano e Lorenzo Grego): l’intervento prevede la costruzione di un centro per anziani e altri servizi per la comunità locale.

Polo turistico (Amedeo Agostini, Federico Rocca e Gabriele Zocca): il progetto prevede di associare alla funzione di bed and breakfast uno spazio benessere che richiama il tema dell’acqua caratterizzante il territorio.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata e Comune di Montebelluna).
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